Don Andrea Forest saluta le comunità di Susegana, Ponte della Priula, Colfosco e Crevada: “Grazie per i tanti momenti di gratuità”

Lo scorso 29 settembre c’è stato il passaggio di consegne tra don Roberto Camilotti e don Andrea Forest al timone della Caritas diocesana di Vittorio Veneto, e in queste settimane don Andrea, già vicario parrocchiale di Susegana, Ponte della Priula, Colfosco e Crevada, ha salutato le diverse comunità nelle quali ha operato negli ultimi anni.

Il 14 ottobre 2018, infatti, iniziò il suo servizio nell’unità pastorale di Susegana insieme al parroco don Andrea Sech.

Tre anni intensi ma anche difficili, soprattutto per le complicazioni legate al Covid-19, con tanti momenti di gratuità e molte relazioni intessute con le persone delle varie comunità.

Domenica 17 ottobre don Andrea ha salutato le parrocchie di Ponte della Priula e Susegana mentre sabato 16 ottobre quella di Colfosco; il saluto a Crevada, invece, è avvenuto domenica 26 settembre.

A Colfosco ha ricordato il coinvolgimento nelle famiglie che ha accompagnato, soprattutto quelle segnate da fatiche e da lutti, e ha ringraziato tutte le associazioni del paese (parrocchiali e non).

L’invito del sacerdote è stato quello di sentirsi uniti nel segno della benedizione di Dio, che la statua del Cristo dell’Isonzo, collocata proprio a Colfosco, ricorda a tutti.

A Ponte della Priula c’è stato il ricordo di tre anni molto intensi: “Fin da subito mi sono sentito ‘uno di famiglia’, accolto con benevolenza e con grande attesa. Siamo arrivati qui, io e don Andrea Sech, toccando con mano la realtà di una comunità fortemente radicata nella fede e nello stile pastorale che don Francesco ha lasciato come impronta indelebile. Ho sentito l’attesa, il desiderio di una presenza di noi sacerdoti che fosse più stabile, sete di essere accompagnati, guidati, sostenuti”.

“Il mio servizio in parrocchia si è concentrato principalmente nelle realtà giovanili: il catechismo delle medie, i campi estivi e invernali, i gruppi post Cresima delle superiori, il gruppo scout – continua – Credo che Ponte della Priula, di fatto e senza una particolare intenzionalità, sia stata la parrocchia in cui più mi sono speso. Non è stata una preferenza, quanto piuttosto la risposta a una necessità. È stato faticoso talvolta, specialmente quando a fronte di un grande impegno i risultati sono stati sproporzionati al ribasso. Ma questo fa parte della vita e dello stile con cui Gesù ci chiama a servire nella Chiesa”.

“Posso dire però che davvero il centuplo promesso è stato realtà – aggiunge – Proprio laddove mai ti aspetteresti, nel nascondimento delle relazioni gratuite e nella semplicità e nella spontaneità che eccede tutti i programmi pastorali, proprio lì ho toccato con mano il segno della benedizione di Dio, nel bene che si moltiplica e cresce. E anche nella gioia di raccogliere gustosi frutti, magari dove altri hanno seminato. Vorrei consegnare un’urgenza che sta emergendo in questi tempi, che richiede l’impegno e il servizio di tutti: l’animazione degli spazi del nostro oratorio, che diversi giovani frequentano durante il giorno. Spesso non sono i ‘nostri’ giovani: è terra di evangelizzazione, anzitutto nell’ascolto e nell’accoglienza, senza giudizio, con la simpatia e l’amicizia di chi ha a cuore il futuro e le speranze del nostro paese”.

Un particolare ringraziamento per quanto vissuto insieme è andato a tutto il gruppo Scout di Ponte della Priula con il quale don Andrea ha vissuto un’esperienza di arricchimento reciproco in cui sono nate anche delle belle amicizie.

A Susegana una delle lezioni più grandi è stata quella dell’incontro con una signora che lo ha ringraziato per averle dedicato 5 minuti.

A Susegana si respira una bella vitalità, frutto dell’opera delle associazioni (AC, scout, Vivaio) e frutto del bene seminato da molti, preti e non, negli anni passati – conclude – Certamente non mancano fatiche e preoccupazioni per il futuro. È bello però poter contare su una rete di relazioni collaudata che saprà fare anche della fatica e del necessario ripensamento dello stile pastorale delle nostre parrocchie una risorsa per rispondere con maggiore fedeltà alle esigenze del Vangelo. Un grazie a don Andrea Sech: è stato il compagno di viaggio di questi ultimi tre anni. Nel confronto sempre esigente con lui ho trovato una grande opportunità di crescita personale”.

(Foto: YouTube).
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