Susegana, ancora troppa gente in giro. Il sindaco Scarpa: “Il numero dei contagiati ha ripreso a crescere”

Non solo da Susegana, perché il ragionamento si può estendere a tutta l’Alta Marca Trevigiana, arrivano segnalazioni di troppe persone in giro, file davanti ai supermercati e altre situazioni che vanno contro le misure previste per evitare la diffusione del contagio da Covid-19.

Per questo Vincenza Scarpa, sindaco di Susegana, ha affidato ai social un nuovo messaggio dove invita i suoi concittadini a restare a casa proprio perché, in questi giorni dove la gente è stata meno rispettosa delle regole, i contagi sono tornati ad aumentare.

“In questi ultimi giorni – spiega il primo cittadino di Susegana -, complice il bel tempo e una minimale sensazione che i numeri siano in diminuzione, noto un esagerato fermento e troppe persone in giro. È mio compito riportarvi alla realtà anche se non piacevole. Il numero dei contagiati che sino a due giorni fa era fermo da una settimana, anche a Susegana, ha ripreso a crescere. Lo so che è difficile, per alcuni ancora di più, ma bisogna continuare a rispettare le regole”.

“Chi pensa di fare il furbo con comportamenti diversi sta rischiando la sua vita e quella di tutti noi – conclude il sindaco Scarpa -. Vi assicuro che le forze dell’ordine, pur stremate da settimane di superlavoro, hanno avuto precise direttive dal Prefetto. Questo sarà sicuramente un anno indimenticabile per tutti. Per la moltitudine di famiglie che ha perso un loro familiare molto di più. Facciamo in modo che sia solo per quest’anno”.

Dagli amministratori pubblici trevigiani e dalle autorità sanitarie della provincia continuano ad arrivare messaggi che invitano a non abbassare l’attenzione e la concentrazione, facendosi “abbagliare” dalle belle giornate che sembrano invitare ad uscire in mezzo alla natura.

Purtroppo, negli ospedali ci sono ancora molti malati e non sono solo gli anziani a risultare positivi ma, anche tra gli under 40, sono diverse le persone che stanno combattendo contro il Covid-19.

Il sacrificio richiesto agli italiani, anche dopo il nuovo Dpcm di ieri, venerdì 10 aprile, impone a tutti di rispettare le misure restrittive fino al prossimo 3 maggio, con la speranza che i contagi possano diminuire per iniziare ad immaginare una ripresa reale.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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