Susegana, il tricolore a casa dopo cent’anni: sabato scorso la cerimonia di consegna (VIDEO e GALLERY)

Si è tenuta lo scorso sabato 15 settembre, in piazza Martiri della Libertà, la cerimonia di consegna dell’antico tricolore di Susegana, salvato nel 1917 nella ritirata che seguì alla disfatta di Caporetto durante la Prima guerra mondiale, quando le truppe italiane dovettero allestire in fretta e furia la linea del fronte lungo il fiume Piave per fermare l’avanzata austro-ungarica.


Il geniere Umberto Savoia, originario di Sant’Ambrogio di Valpolicella, mentre passava con la sua colonna attraverso Susegana, fu incaricato dal suo ufficiale di ammainare il drappo che sventolava sul pennone del Comune, per salvarlo dall’invasore.

Al termine del conflitto, Savoia conservò con cura la bandiera nella propria casa, poi consegnata al figlio Giulio, classe 1929. Proprio quest’ultimo, nell’anno del centenario della fine della Grande Guerra, ha deciso che fosse giunto il momento di far tornare a casa il vessillo recuperato in quei momenti così drammatici.

E così nella mattinata di sabato, alla presenza di numerose autorità civili e militari e ad una moltitudine di cittadini, il sindaco Vincenza Scarpa ha ricevuto il tricolore con lo stemma di Casa Savoia dalle mani Giulio Savoia, per una bella coincidenza del destino.

“E’ una commozione enorme che la bandiera ritorni a casa – ha commentato la prima cittadina -, ma lo è ancora di più pensare che nel 1917 delle persone, pur con il nemico alla calcagna, abbiano trovato prioritario metterla in salvo riconoscendola come simbolo e come valore. Ci domandiamo cosa avrebbero fatto oggi i nostri giovani e i nostri cittadini, non so se avrebbero salvato la bandiera, perché qualcosa in questi cento anni è andato perduto e dev’essere ritrovato: l’attaccamento al proprio Paese, l’orgoglio dell’appartenenza e l’avere un obiettivo comune che ci guidi lungo un percorso”.

“C’è stata però un’ottima risposta da parte dei cittadini – ha sottolineato il sindaco Scarpa – Si lanciano dei sassolini sperando che qualcosa rimanga: credo che comunque si debba essere positivi e che si debba ragionare innanzitutto da italiani”.

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(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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