Vandalismo all’oratorio di Ponte della Priula. L’autore undicenne fornisce un nome al momento inesistente

Forse un momento di noia, forse una classica “bravata” tipica di quell’età sarebbero i motivi alla base dell’atto di vandalismo compiuto ieri pomeriggio, mercoledì 19 agosto, da un ragazzino di undici anni all’oratorio di Ponte della Priula.

Presi di mira un muretto e una lampada dell’area esterna dell’oratorio che sono stati imbrattati con lo spray rosso di una bomboletta impugnata dal bambino che ha indossato anche un guanto di colore celeste.

Faccine di fantasia e scritte dalla difficile interpretazione sono i segni del passaggio di questo ragazzino che, mentre era all’opera alla luce del sole, è stato fermato da un signore che stava passando in bicicletta proprio in quel momento.

L’uomo, intuendo da subito che un approccio aggressivo sarebbe stato controproducente, ha avvicinato il bambino e lo ha fatto ragionare per fargli capire la gravità del suo gesto.

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La prima domanda posta al minore è stata: “Se io facessi la stessa cosa a casa tua ti piacerebbe?”.

Subito dopo, il signore ha chiesto al ragazzino, che non si è rifiutato di rispondere, il suo nome e il suo cognome i quali, secondo le prime ricerche effettuate in parrocchia, non permetterebbero di risalire al responsabile dell’atto di vandalismo, spingendo a credere che siano state fornite delle false generalità.

“Questo episodio ci aiuta a richiamare l’attenzione su quanto sia importante lavorare insieme per educare i nostri ragazzi – ha commentato don Andrea Sech, parroco del paese – Colgo l’occasione per invitare tutti ad un uso corretto delle strutture della parrocchia che sono a disposizione della comunità e che devono essere rispettate”.

Cercheremo di capire se dalle telecamere della rotonda si possa riuscire a risalire all’identità di questo bambino – aggiunge Vincenza Scarpa, sindaco di Susegana – Sicuramente la famiglia ne risponderà ma non mi accanirei con il minore perché quello che dobbiamo fare, nel momento in cui sarà individuato, è invitarlo a riflettere sul suo comportamento”.

“Il danno è notevole – spiega un signore che frequenta la parrocchia di Ponte della Priula e che svolge il servizio di nonno vigile per la comunità – Dovremo buttar via le lampade e cercheremo di capire come poter rimediare a questa situazione per ripristinare il decoro dell’area. Quando io ero bambino si giocava all’oratorio e si lasciava tutto in ordine. Al giorno d’oggi, invece, molto spesso si sente parlare di episodi simili. Credo che con il buonismo non si vada da nessuna parte, forse sbagliamo approccio”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di un lettore).
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