L’importanza della squadra e della conoscenza: consegnate le borse di studio di Banca Prealpi SanBiagio. Ospite d’onore Arrigo Sacchi

Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi

Sono state consegnate ieri venerdì 22, all’Auditorium Banca Prealpi SanBiagio di Tarzo, le borse di studio a soci-studenti e figli dei soci di Banca Prealpi SanBiagio. Ospite d’onore Arrigo Sacchi, uno dei più grandi allenatori del calcio italiano. 

Intervista ad Arrigo Sacchi – Video a cura di Monica Ghizzo

Banca Prealpi SanBiagio ha assegnato, in totale, 144 borse di studio, per un valore di 71.600 euro. Un modo questo per valorizzare i giovani del territorio, sostenendo il loro talento, merito e capacità. Sono stati premiati 13 diplomati alla scuola media inferiore e 35 di quella superiore e un diplomato all’ITS. Sono 31 i laureati alla triennale e 64 alla magistrale.

Le parole di Carlo Antiga, presidente di Banca Prealpi SanBiagio – Video a cura di Monica Ghizzo

A dare il via alla serata, è stato il saluto del presidente di Banca Prealpi SanBiagio Carlo Antiga: “Questa serata la organizziamo per dare un giusto premio ai ragazzi che hanno portato a termine il loro percorso di studi, ottenendo grandi risultati. È giusto dare loro evidenza e un riconoscimento per gli anni di studio e sacrifici. È importante il titolo di studio, ma questo non basta per un giusto approccio nel mondo del lavoro: è importante avere una grande passione per il proprio lavoro e, come ci insegna Sacchi, conta avere anche una visione del proprio percorso”.

Le borse di studio consegnate

“Questo può essere ben rappresentato e spiegato da Arrigo Sacchi,colui che, in questi anni, ha rivoluzionato il mondo del calcio italiano, un mondo che era contrito in una frase ‘palla lunga e pedalare’. Ha rivoluzionato anche gli approcci all’interno delle squadre, società e nel mondo giornalistico” ha concluso Antiga.

Dopo un breve riassunto della carriera di Sacchi, si è entrati nel vivo della serata mettendo su un piatto della bilancia i valori cardine dello sport, presenti nel libro “Il realista visionario” di Sacchi: correttezza, rispetto delle regole e gioco di squadra, non solo sul campo ma soprattutto nella vita quotidiana.

“La squadra è fondamentale sotto il profilo di una cooperativa che ha nel credito il suo core business  – ha dichiarato il presidente Antiga -. Tutti devono avere un’attenzione nella finalità del nostro essere banca di credito cooperativo: l’attenzione, la relazione nei confronti del cliente. Noi viviamo, giorno per giorno, in una continua relazione nei confronti del cliente e dei soci. Il rapporto con loro risulta essere efficiente nel momento in cui è paritetico: noi ci poniamo a servizio dei bisogni delle persone. Per questo la squadra è fondamentale e, nel momento in cui il collega ha bisogno di un supporto, è fondamentale che il collega che sta nelle retrovie possa dare immediatamente il supporto”. 

I vertici di Banca Prealpi SanBiagio con Arrigo Sacchi

“La squadra è vitale per poter svolgere, anche sotto il profilo della propria mission, un compito coerente con quello che ci viene richiesto. I grandi bomber fanno vincere i campionati e, nel nostro campionato, quello che conta è essere funzionali e a servizio: soltanto un’ottima squadra, come quella di Banca Prealpi SanBiagio, può ottenere i risultati richiesti” ha concluso il presidente.

Arrigo Sacchi autografa le copie del suo libro

Fare squadra, in questo paese, è improbabile perché è un paese individualista, difficile e arretrato – ha detto Sacchi -. Nel calcio guardavo le persone, il loro entusiasmo, genuinità, passione ed etica, non volevo, nella mia squadra, individualisti, invidiosi e avidi.  C’era una selezione vera e propria per consentire di partire subito in quarta. Il leader deve aiutare il giocatore a migliorarsi, deve esserci fiducia reciproca per crescere. Il club viene prima della squadra. Quando hai una squadra, un gruppo affidabile che dà tutto, i problemi si risolvono. Meglio sempre essere ottimisti che pessimisti”.

Arrigo Sacchi e il vicepresidente di Banca Prealpi SanBiagio Gianpaolo De Luca

“Io ho centrato i valori in un paese in cui non sono valorizzati – ha proseguito -. Difendevo lo stile che dà il senso d’orgoglio e d’appartenenza alle persone. Nessuno di noi avrebbe pensato di avere i riconoscimenti posteri che abbiamo avuto. Grazie ai nostri valori, siamo riusciti a cambiare la mentalità, nel nostro piccolo, in una paese vecchio, in crisi economica e morale”.

Il dialgo tra Arrigo Sacchi e Carlo Antiga. Modera Federico Nascimben

“Vincere per me non è l’unica cosa che conta. Se imparassimo a saper perdere questo paese funzionerebbe senz’altro meglio e anche i ragazzi più giovani crescerebbero con un’altra cultura sportiva più nobile e rispettosa. Se le mie storie avranno persuaso anche solo un ragazzo in più, a pensare che un secondo posto non debba essere per forza considerato una sconfitta, vorrà dire che anche questo libro, nel suo piccolo, sarà stato utile, scrive nel suo libro Sacchi.

La platea in sala

“Quando le persone si impegnano al massimo, sono già vincenti – ha spiegato Sacchi -. Io vedevo quando la squadra dava tutto e, quando da tutto, devi essere solo contento. Questo è un paese che ha sbagliato i valori, è un paese che crede nelle conoscenze e non nella conoscenza. Il tempo vola e tu devi cercare di dare tutto, ad oggi non ho nessun rammarico. Dobbiamo credere di più e fare squadra, mai uno individualmente sarà pari a 10″.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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