Suona la campanella: l’augurio dei sindaci agli studenti della Marca

Oggi, mercoledì 10 settembre, migliaia di studenti della provincia di Treviso torneranno sui banchi per l’inizio ufficiale dell’anno scolastico 2025/2026. Un popolo di bambini e ragazzi che riempirà aule, corridoi e cortili, portando nuova vita nelle scuole di tutta la Marca. Dalle materne alle superiori, ognuno con la propria emozione: la curiosità di chi entra per la prima volta, l’entusiasmo di chi ritrova compagni e insegnanti, l’attesa di chi si avvicina all’esame di maturità, consapevole che l’anno che sta per iniziare segnerà una tappa fondamentale della propria crescita.

I sindaci dei Comuni trevigiani hanno voluto rivolgere un augurio collettivo agli studenti, alle famiglie e a tutto il personale scolastico, sottolineando il valore dell’istruzione come strumento di libertà, partecipazione e futuro.

“Un grande in bocca al lupo a tutti per il prossimo anno scolastico – ha detto il sindaco di Treviso, Mario Conte – cercate di imparare, di studiare il più possibile ma allo stesso tempo divertitevi, perché i ricordi della scuola vi accompagneranno per tutta la vita”.

Il primo cittadino di Conegliano, Fabio Chies, ha ricordato che “sono oltre 10mila gli studenti che entreranno nelle nostre scuole. Auguro a tutti un anno propizio e un grande rispetto per gli insegnanti e per chi lavora nel mondo della scuola: sono loro che vi renderanno persone migliori”.

Auguri anche dall’assessore all’istruzione di Pieve di Soligo, Valentina Lucchetta: “Vi auguriamo di iniziare al meglio una nuova esperienza scolastica, insieme ai vostri insegnanti e alle vostre famiglie”.

“Mi raccomando, studiate per capire, per diventare persone curiose in senso positivo”, ha sottolineato il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, mentre Mattia Perencin, primo cittadino di Farra di Soligo, ha invitato i ragazzi ad affrontare l’anno “con passione, gioia e amicizia, con la fame di cultura che non deve mai mancare”.

“Dai più piccoli a chi passerà alle superiori – ha aggiunto il sindaco di Susegana, Gianni Montesel – l’augurio è che abbiano un buon anno e stiano attenti in classe”.

Per Mara Fontebasso, sindaca di Nervesa della Battaglia, la scuola è “il luogo dove apprendere e diventare messaggeri di valori come onestà, rispetto e dedizione, fari che vi guideranno nel lungo cammino della vita”.

C’è anche chi ha scelto un tono più diretto e informale, come Alessandro Brait di Vazzola, “Non fate impazzire le maestre e fate i compiti: presto vi verrò a trovare classe per classe”. Messaggi di incoraggiamento sono arrivati anche da molti altri sindaci della provincia: Mario Bailo (Vidor) “In bocca al lupo a tutti voi e agli insegnanti”; Valerio Favero (Possagno) “Ogni giorno sarà un passo verso i vostri sogni”; Diego Zanchetta (Gaiarine) “Che sia un anno di sorrisi e sogni da realizzare”; Gastone Martorel (San Fior) “La scuola è il cuore pulsante della nostra comunità”; Marianella Tormena (Crocetta del Montello) “Ci siano momenti di amicizia e di felicità”; Roberto Campagna (Cordignano) “I migliori auguri a tutti i bambini e ragazzi”, Franco Bonesso (Trevignano) “Una tappa importante per il vostro futuro”; Andrea Maccari (Giavera del Montello) “Il sapere vi rende liberi”; Gianangelo Bof (Tarzo) “La scuola è un diritto: usatelo”; Mauro Canal (Refrontolo) “Che sia un anno di scoperte e di intervalli indimenticabili”; Moreno Guizzo (Miane) “Che sia ricco di soddisfazioni”, Jessica Masini (Codognè) “Voglia di apprendere e di realizzare i vostri sogni”.


La lettera del presidente Luca Zaia

Anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha voluto augurare un buon inizio anno a tutti gli studenti con una lettera inviata alle scuole della Regione:

Carissimi,

oggi le scuole del Veneto riaprono le loro porte. È un momento che segna non solo l’inizio di un nuovo anno scolastico, ma un nuovo tratto del grande viaggio che vi porterà a costruire il vostro futuro. Un pensiero speciale va ai bambini della prima elementare: per loro è il primo passo dentro un mondo che li accompagnerà tutta la vita.

La vita è un viaggio straordinario, che inizia proprio qui, tra i banchi. La scuola è la prima palestra della vita: un luogo dove imparare ad assorbire, come spugne, conoscenze ed esperienze, senza mai “gettare la spugna”. Perché la tentazione di arrendersi è sempre dietro l’angolo, ma la formazione è lo spartiacque che segna la differenza nella vita di una persona. Ricordate: solo i pessimisti non fanno fortuna. La scuola vi insegna a credere che ci sia sempre un futuro, a guardare avanti con fiducia e determinazione.

Ogni lezione, ogni domanda, ogni scoperta è un mattone di conoscenza, che diventa pietra miliare delle fondamenta su cui costruirete l’edificio del vostro futuro. Fatene un edificio solido, luminoso, aperto.

La scuola è fatta di impegno, di curiosità, di coraggio. Ma è anche fatta di rispetto: verso i compagni, verso chi viene da culture diverse, verso le insegnanti e gli insegnanti che vi guidano con passione. Riconoscere il loro ruolo e averne riconoscenza significa onorare il valore più grande della scuola: essere una comunità.

Viviamo tempi complessi, attraversati da tensioni internazionali e da rapidi cambiamenti. Eppure il vostro banco di scuola è il posto più rivoluzionario che esista: è qui che imparate a dialogare, a confrontarvi, a creare. Non abbiate paura: dopo la pioggia torna sempre il sereno. Il mondo di domani dipenderà anche da voi, dalla vostra capacità di trasformare i sogni in progetti e i progetti in realtà.

Essere studenti non significa solo studiare i libri. Significa guardare al mondo con occhi nuovi, coltivare la passione per ciò che vi entusiasma, non smettere mai di porvi domande. Siate curiosi, siate generosi, puntate sempre in alto. È tra voi che nasceranno i professionisti, i ricercatori, gli amministratori, i cittadini che faranno crescere il nostro Veneto e che contribuiranno al bene dell’Italia e dell’Europa.

Ricordate: la vostra identità veneta è una radice profonda, ma non è chiusura. È un trampolino. Da qui si parte, con orgoglio, per dialogare con il mondo, portando con sé i valori della nostra terra e aprendosi al confronto con gli altri territori e con l’estero.

In questi mesi capirete che la scuola è molto più di un luogo di apprendimento: è amicizia, comunità, esperienza condivisa. È il luogo dove si impara non solo a sapere, ma a diventare.

Concludo con un forte augurio a voi studenti, alle vostre famiglie che vi sostengono e agli insegnanti che vi accompagneranno. La scuola è la locomotiva del futuro: vi auguro di salirci con entusiasmo, perché il viaggio che avete davanti è il più importante della vostra vita.

In bocca al lupo a tutti!

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Qdpnews.it)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Related Posts