Attività sospese, lavoratori “in nero” e sanzioni per 130 mila euro: gli esiti dei controlli dei Carabinieri nel settore edilizio della Marca

Il Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Treviso, con la collaborazione dei Carabinieri delle Compagnie di Treviso, Castelfranco, Montebelluna, Conegliano e Vittorio Veneto, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, nelle ultime settimane ha intensificato i controlli nel  settore dell’edilizia.

L’attività ispettiva, di natura ordinaria e tecnica, è stata finalizzata alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e del rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute e igiene sui luoghi di lavoro al fine di contrastare l’omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, la mancata dotazione di presìdi di pronto soccorso, l’omessa valutazione dei rischi aziendali, l’omessa redazione del Piano di Emergenza ed Evacuazione, la mancanza di protezioni verso il vuoto.

L’esito del controllo svolto sull’intero territorio provinciale ha consentito di individuare lavoratori non registrati (in nero).

Sono state controllate 22 ditte operanti nel settore dell’edilizia individuate a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale, dai Nuclei dei Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro e dall’esame di banche dati. Sono stati 68 i lavoratori controllati, di cui 2 “in nero” e 9 irregolari. Sono state 6 le sospensioni dell’attività d’impresa. Complessivamente sono state irrogate sanzioni per oltre 130 mila euro.

In particolare, un’azienda nell’area della Castellana è stata sospesa per aver utilizzato due lavoratori, senza alcuna copertura assicurativa e previdenziale (in nero), alcun corso sulla sicurezza dei luoghi di lavoro effettuato e nessuna visita medica preventiva era stata assicurata ai lavoratori che eseguivano lavorazioni in quota, al di sopra dei due metri d’altezza.

Cinque altre ditte sono state sospese in Altivole, Pederobba, Loria, Valdobbiadene e Oderzo.

Nelle aree sopra menzionate 5 ditte sono state sospese per motivi di sicurezza mancando nei ponteggi allestiti quasi completamente o in diversi punti le protezioni contro le cadute verso il vuoto, con ulteriore sanzione aggiuntiva di 3 mila euro oltre a quelle previste dal decreto legislativo 81/2008. Le sospensioni disposte rimarranno in atto fino al ripristino delle regolari condizioni di sicurezza del cantiere.

Sono inoltre stati sanzionati amministrativamente 9 lavoratori (tra dipendenti e lavoratori autonomi): si tratta di operai edili che a vario titolo lavoravano all’interno dei cantieri ispezionati privi di otoprotettori o di casco o di tesserini di riconoscimento personale.

I controlli nel settore edile da parte dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Treviso continueranno nei prossimi giorni.

(Fonte e Foto: Carabinieri Treviso).
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