Blitz notturno: indiziato per l’omicidio di Montecompatri sorpreso e immobilizzato a casa della zia trevigiana

Omicidio del 14enne Alexandru a Roma, un fermato nella Marca

Prende anche la strada della Marca l’indagine relativa all’omicidio del 14enne Alexandru Ivan, ucciso nei giorni scorsi nel parcheggio della fermata della metropolitana “Pantano” a Montecompatri, Comune alle porte di Roma.

Dino Petrov, classe 1993, indiziato per concorso in omicidio e per porto illegale d’arma da fuoco, si era rifugiato da una zia. E’ stato sorpreso di notte in un’abitazione nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Treviso. Il trentenne non ha opposto resistenza, è stato immobilizzato immediatamente ed è stato trasferito alla Casa Circondariale di Santa Bona, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

L’operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Treviso assieme al IV Battaglione di Mestre, un gruppo di militari specializzati in questo genere di interventi, è iniziata alle 4 di mattina ed è stata portata a termine in pochi minuti. I fatti a cui è collegato il trentenne sono avvenuti a Montecompatri, in provincia di Roma: da un litigio in un parcheggio sarebbe degenerato uno scontro fisico tra gruppi contrapposti e da uno o più presenti sarebbero partiti dei colpi di pistola, che avrebbero poi raggiunto mortalmente il quattordicenne.

Il giorno seguente al delitto, la Procura di Velletri ha emanato un ordine di arresto per un primo soggetto indiziato. mentre i Carabinieri del Comando di Frascati hanno individuato elementi che riconducevano le indagini sul caso nella città di Treviso.

Nel capoluogo della Marca è stato così attivato un dispositivo investigativo complesso e, una volta confermata la presenza dell’indiziato, è stata avviata un’operazione classificata come rischiosa, coinvolgendo per questo motivo anche i militari del IV Battaglione di Mestre.

Sugli involontari sviluppi “trevigiani” della vicenda si è espresso anche il sindaco Mario Conte: “E’ importante che per ogni situazione venga fatta giustizia e chiarezza. Adesso gli inquirenti sono risaliti alla nostra città, dove sembra che uno dei responsabili del grave fatto sia stato ospitato dalla zia. Auspico che nel giro di poche ore venga chiusa questa vicenda per rispetto della vittima e dei suoi familiari e poi venga fatta giustizia. Dispiace che sia chiamata in ballo la nostra città, che ovviamente nulla ha a che fare con questo episodio, ma faccio i complimenti alle Forze dell’ordine che hanno seguito le tracce del presunto responsabile risalendo addirittura alla nostra città”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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