Dai depistaggi all’arresto fuori dalla doccia: oltre 100 i carabinieri impegnati nelle ricerche di Bujar

Da sinistra il comandante provinciale dei Carabinieri Massimo Ribaudo e il comandante della Compagnia di Castelfranco Veneto Manlio Malaspina

Sono stati più di 100 i Carabinieri che dal pomeriggio di ieri martedì hanno effettuato le ricerche di Fandaj Bujar, fin da subito il primo indiziato dell’omicidio di Vanessa Ballan. 

Intervista al comandante provinciale dei Carabinieri Massimo Ribaudo

Il comando provinciale dei Carabinieri della Marca ha messo in piedi un dispositivo di uomini e mezzi per setacciare tutte le campagne della Castellana. Attenzionate speciali anche le stazioni di treni e corriere, per il timore che il 41enne potesse voler raggiungere il Kosovo, suo Paese d’origine, a bordo di mezzi pubblici.

“Oltre a pattugliare diverse zone boschive – commenta il comandante provinciale dei Carabinieri Massimo Ribaudo – è stato impiegato anche l’elicottero del reparto di volo”.

Gli inquirenti, non credendo fino alla fine ai tentativi di depistaggio di Bujar, che in mattinata aveva postato una foto del confine con la Slovenia, hanno tenuto sotto controllo con personale in borghese anche la sua casa di San Vito d’Altivole.

All’interno infatti in seguito a una prima irruzione avvenuta poco dopo le 13 i Carabinieri avevano trovato i passaporti dell’uomo. Da qui la convinzione che Bujar sarebbe comunque ritornato a casa per recuperarli prima di tentare la fuga.

“Il suo mezzo era a casa – prosegue Ribaudo – e questo ci ha fatto pensare che potesse ritornarvi per recuperarlo e poi fuggire“.

Approfittando del buio e convinto che la sua chiamata effettuata ai Carabinieri di Riese in cui di fatto confessava l’omicidio e in cui indicava di trovarsi in un altro luogo promettendo di costituirsi all’alba avesse tratto in inganno i militari, poco dopo le 22 Bujar ha fatto ritorno a casa. Poco lontano, senza farsi notare, erano appostati dei Carabinieri in borghese che hanno segnalato la sua presenza.

I militari hanno fatto irruzione nell’abitazione arrestandolo non appena uscito dalla doccia. “Non ha proferito parola e non ha opposto resistenza” conclude Ribaudo.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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