Duro sfogo della Polizia trevigiana che minaccia la protesta: “Stanchi di fare da agnello sacrificale”

Sfogo della Polizia trevigiana che minaccia il picchetto di presidio dei centri istituzionali a detta loro “un po’ distratti dali errori commessi ultimamente”.

Siamo sfiniti dalle richieste di gestire con sistemi di ordine pubblico fenomeni di massa come le immigrazioni di cui la politica si è occupata solo un senso di buonismo elettorale” esordisce il segretario provinciale Maurizio Casagrande.

Gli agenti sono stanchi di essere buttati in prima linea e subito dopo usati come agnello sacrificale ad ogni minimo tentativo di ristabilire regole di minima legalità – puntualizza – e dall’essere usati come guardiani di una struttura di richiedenti asilo che dall’interno tira sassi mentre sei di vigilanza, e tutto passa in sordina per non agitare gli animi (riferito alla questione Caserma Serena in cui alcuni richiedenti asilo hanno scagliato oggetti contro gli operatori sanitari giunti nella struttura per i tamponi, dentro la quale si sono verificati disordini)”.

Un argomento su cui è intervenuto anche il sindaco di Treviso Mario Conte: “La misura è colma: i delinquenti, una volta finita la quarantena (attualmente i positivi sono 155 su 255 tamponi eseguiti tra mercoledì e giovedì), vanno mandati a casa loro“.

La polemica prosegue anche toccando il tema Covid: “A livello di sicurezza non c’è più pazienza di stare in quarantene covid preventive dopo aver avuto contatti con richiedenti asilo positivi, e questi invece decidono a modo loro se farla o meno” prosegue Casagrande.

Polizia che punta il dito anche sulla politica: “Non ne possiamo più di vedere la politica usare un momento di criticità come questo per indirizzare il prossimo voto elettorale – conclude – Siamo stufi di vedersi ritirare dai presidi sul territorio lasciando città sguarnite, per essere impiegati a piantonare frontiere e centri di accoglienza vari”.

Parole e pensieri duri da parte dei piani alti della polizia trevigiana che, attraverso queste dichiarazioni, si ipotizza una forma di protesta molto incisiva.

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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