Oggi, lunedì 1° settembre, ricorre la Giornata del Creato. Il tema di quest’anno, scelto ancora da Papa Francesco, è “Semi di Pace e di Speranza”, e coincide con il 10° anniversario dell’istituzione della Giornata, avvenuta in concomitanza con la pubblicazione dell’Enciclica Laudato si’.
Il messaggio di Papa Leone XIV
Nel suo messaggio per la Giornata del Creato, pubblicato a fine giugno, Papa Leone ha usato l’immagine evocativa dei fiori sull’asfalto per spiegare il senso del tema: “Il seme si consegna interamente alla terra e lì, con la forza dirompente del suo dono, la vita germoglia, anche nei luoghi più impensati, in una sorprendente capacità di generare futuro. Pensiamo, ad esempio, ai fiori che crescono ai bordi delle strade: nessuno li ha piantati, eppure crescono grazie a semi finiti lì quasi per caso e riescono a decorare il grigio dell’asfalto e persino a intaccarne la dura superficie”.
Le parole del pontefice in questa giornata si fanno monito di pace per una garanzia di sostenibilità: “In diverse parti del mondo è ormai evidente che la nostra terra sta cadendo in rovina. Ovunque l’ingiustizia, la violazione del diritto internazionale e dei diritti dei popoli, le diseguaglianze e l’avidità da cui scaturiscono producono deforestazione, inquinamento, perdita di biodiversità. Aumentano in intensità e frequenza fenomeni naturali estremi causati dal cambiamento climatico indotto da attività antropiche, senza considerare gli effetti a medio e lungo termine della devastazione umana ed ecologica portata dai conflitti armati.
“Sembra – prosegue Prevost – che manchi ancora la consapevolezza che distruggere la natura non colpisce tutti nello stesso modo: calpestare la giustizia e la pace significa colpire maggiormente i più poveri, gli emarginati, gli esclusi”.
“La natura stessa talvolta diventa strumento di scambio, un bene da negoziare per ottenere vantaggi economici o politici. In queste dinamiche, il creato viene trasformato in un campo di battaglia per il controllo delle risorse vitali, come testimoniano le zone agricole e le foreste divenute pericolose a causa delle mine, la politica della “terra bruciata”, i conflitti che scoppiano attorno alle fonti d’acqua, la distribuzione iniqua delle materie prime, penalizzando le popolazioni più deboli e minando la stessa stabilità sociale.
“La giustizia ambientale – conclude Prevost – non può più essere considerata un concetto astratto o un obiettivo lontano. Essa rappresenta una necessità urgente, che va oltre la semplice tutela dell’ambiente. Si tratta, in realtà, di una questione di giustizia sociale, economica e antropologica. Per i credenti, in più, è un’esigenza teologica, che per i cristiani ha il volto di Gesù Cristo, nel quale tutto è stato creato e redento. In un mondo dove i più fragili sono i primi a subire gli effetti devastanti del cambiamento climatico, della deforestazione, e dell’inquinamento, la cura del creato diventa una questione di fede e di umanità. È ormai davvero il tempo di far seguire alle parole i fatti”.
Gli eventi nelle diocesi di Treviso e Vittorio Veneto
Oggi lunedì 1° settembre, al Centro Chiavacci, a Crespano di Pieve del Grappa, si svolge l’iniziativa della diocesi di Treviso, promossa in collaborazione con diversi enti e associazioni. Si inizia con la celebrazione della messa, presieduta dal vescovo Michele Tomasi, alle ore 18. La liturgia sarà animata dal gruppo “Agogica”, che offrirà anche un concerto alle ore 19.
La serata proseguirà alle 20.45 con l’intervento dell’entomologo Stefano Vanin, dell’Università di Genova, sul tema “La cura della Casa comune”, a dieci anni dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Un’occasione, aperta a tutti, per riflettere sull’importanza di un impegno concreto, personale e collettivo per la salvaguardia del nostro pianeta.
Nella diocesi di Vittorio Veneto, il Tempo del Creato si prolunga fino al 4 ottobre con diverse iniziative messe in campo grazie alla sinergia tra Ufficio di pastorale sociale, Caritas diocesana e Centro missionario, nel tentativo di offrire spunti complementari che riguardino la preghiera, il contatto con la natura, il mondo della cultura, la riflessione sul versante tecnico.
Il primo appuntamento è per la sera di oggi lunedì 1° settembre alle ore 20.30, nella basilica di Motta di Livenza, con la veglia di preghiera presieduta dal vescovo Riccardo Battocchio. Domenica 7 settembre alle 14.30 passeggiata naturalistica lungo il fiume Monticano, con ritrovo a Motta di Livenza, nel piazzale della basilica. Giovedì 11 settembre alle 21 al Cinema Turroni di Oderzo proiezione del docufilm “In cammino per l’acqua. Dal Vanoi a Venezia”, alla presenza anche del regista Marco Pavan. Giovedì 18 settembre alle 17 si terrà il workshop “Terra che nutre, terra che cura” a Portobuffolè in sala consiliare: si tratta di un evento di approfondimento sul tema dell’agricoltura sociale, ospite anche Sonia Brescacin, presidente V Commissione del Consiglio regionale del Veneto. Venerdì 3 ottobre alle 19 messa di conclusione del Tempo del Creato presieduta dal vescovo Riccardo nella chiesa di Chiarano, e avvio in diocesi del primo “Circolo Laudato Si’”.
(Autore: Beatrice Zabotti)
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