“Bisogna rimettere al centro la filiera agroalimentare senza demonizzare gli agricoltori. Basta con i regolamenti come quello sul packaging o quello sulla diminuzione degli agrofarmaci, perché i primi a volerli diminuire sono gli imprenditori agricoli”. Sono queste le parole di Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti, che ieri ha partecipato all’assemblea regionale che si è tenuta in un teatro Mario Dal Monaco strapieno di agricoltori e associati. Quasi 700 le persone che hanno ascoltato le liee programmatiche esposte sia dal presidente regionale Carlo Salvan sia da quello nazionale.
Ad aprire i lavori il “padrone di casa” il sindaco di Treviso Mario Conte che anche in veste di presidente Anci ha esortato l’associazione di categoria “a tenere alta la bandiera della qualità e della salute dei cittadini”.
Proprio la qualità dei prodotti agroalimentari ma anche l’annoso problema della fauna selvatica sono stati i principali temi dell’assemblea con Coldiretti che continua a battersi in tutta Italia per ottenere le risposte necessarie da parte delle istituzioni e che riguardano la gestione e il contenimento della popolazione di cinghiali, nutrie, cervi, corvi che secondo l’associazione “è una priorità urgente che richiede azioni concrete e immediate”.
Ma ad essere affrontato è stato anche il tema della tutela delle piccole produzioni locali che hanno reso l’Italia un punto di riferimento nel commercio mondiale ma che ora, se non giustamente tutelate, rischiano di scomparire schiacciate dalla potenza delle multinazionali.
“Bruxelles non può essere un luogo in cui si assecondano politiche a favore di poche multinazionali che cercano di globalizzare il sistema produttivo dell’agroalimentare. – continua Prandini -. L’Europa deve tutelare il valore della Dop Economy e di tutte le produzioni tipiche che sono gli ambasciatori del nostro Paese nel mondo”.
In platea tutti i dirigenti con i rappresentanti dei senior, giovani, donne con i direttori provinciali tra cui anche quello regionale Marina Montedoro e il presidente di Coldiretti Treviso Giorgio Polegato. Dopo l’introduzione ai lavori a cura del presidente regionale Carlo Salvan, che ha tracciato il cammino percorso sul territorio, fatto di incontri con la base per programmare azioni sindacali a difesa del reddito e delle professionalità agricole, gli ospiti sul palco, Alessandro Apolito dell’area confederale per le politiche di filiera e Luigi Scordamaglia amministratore delegato di Filiera Italia, hanno affrontato gli argomenti chiave per il settore primario: la difesa del Made in Italy agroalimentare e la richiesta dell’abolizione del codice doganale per mettere un freno alle pratiche commerciali sleali.
“In generale, ci vuole un cambio di passo rispetto all’idea che l’Europa debba essere un giardino verde, salvo poi importare prodotti da Paesi che non hanno un rispetto delle stesse regole che rispettiamo noi. – prosegue Prandini – La delocalizzazione non è una soluzione del problema al tema dell’ambiente e del clima, che non può riguardare un solo continente ma deve riguardarli tutti”.
Tra gli appuntamenti più attesi, il Villaggio Coldiretti a Venezia, che dal 28 al 30 giugno porterà sotto i riflettori centinaia di aziende agricole Campagna Amica nel grande e inedito mercato affacciato sulla laguna tra Riva dei Sette Martiri e i Giardini Napoleonici con il meglio della cucina contadina e dello street food, degustazioni, agriasilo, laboratori didattici e numerosi eventi collegati. “Sicuramente arrecheremo qualche piccolo disturbo alla cittadinanza e chiedo scusa fino ad ora – conclude Prandini – ma sono sicuro che quando vedranno la bellezza del villaggio anche loro ne saranno orgogliosi”.
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