Li hanno riconosciuti dai tatuaggi, ma anche dall’abbigliamento, dai caschi e dallo scooter trovati durante la perquisizione a casa di uno dei due indagati. Ma è anche grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza delle zone dove avevano effettuato i raid e al racconto di alcuni testimoni che i Carabinieri della compagnia di Treviso sono riusciti a identificare in poche settimane i due presunti autori di un furto e una rapina commessi in un ristorante-pizzeria a Preganziol e in una tabaccheria del capoluogo.
I due colpi sono stati messi a segno tra il 9 e il 10 aprile scorsi e sono stati rubati 300 euro (da una pizzeria lungo il Terraglio a Preganziol) e 600 nel corso della rapina alla tabaccheria di viale Monfenera a Treviso, dove era rimasta ferita anche una persona.
Ad essere arrestati due italiani di 56 e 44 anni, che si erano conosciuti in carcere. Ed è proprio dai domiciliari a Roma che il più “anziano” era evaso una settimana prima del doppio colpo trovando ospitalità dall’amico – complice a Mestre. E’ qui, all’interno dell’abitazione del più giovane, che i Carabinieri del comando provinciale di Treviso lo hanno trovato (e arrestato) per l’evasione. Durante la perquisizione sono stati trovati anche i caschi e l’abbigliamento usato, secondo gli inquirenti, durante i colpi.
I Carabinieri sono riusciti a risalire ai due riconoscendone (a causa dei loro precedenti penali) uno per ogni colpo, e solo appurando che il modus operandi era lo stesso per i due colpi ad attribuire il furto e la rapina a entrambi.
I militari dell’Arma hanno arrestato nelle scorse ore, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Treviso, i due presunti autori con l’accusa di furto e rapina in concorso.
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