La Cattedrale gremita in preghiera per Papa Francesco. Giubileo, adolescenti diocesani al funerale

“Siamo grati a Papa Francesco perché ci ha permesso di non chiudere gli occhi sulla realtà del mondo, un mondo in forte cambiamento e a rischio di deriva”.

Ha parlato così l’amministratore diocesano di Vittorio Veneto monsignor Martino Zagonel durante la sua omelia della messa celebrata ieri sera mercoledì in Cattedrale. La comunità della Chiesa di San Tiziano si è riunita numerosa in preghiera per la morte del pontefice, avvenuta lunedì mattina. C’erano anche il prefetto Angelo Sidoti e la sindaca Mirella Balliana con i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri.

“Francesco ascoltava, interrogava, diceva la sua, anche con forza – ha evidenziato Zagonel -, partendo da una lettura attenta della realtà del mondo, e illuminandola con la luce del Vangelo. Inquietava la radicalità della sua lettura e la passione con cui la esponeva”.

La diocesi vittoriese ha accolto la notizia della morte del Papa in un momento di passaggio verso l’ingresso del vescovo eletto monsignor Riccardo Battocchio – originario della diocesi di Padova -, che rappresenta peraltro un ultimo “dono” di Francesco alla terra veneta.

“Noi occidentali ed europei, che godiamo di un perdurante benessere materiale – ha osservato Zagonel -, ci siamo sentiti sferzati dalle sue parole, e talvolta portati a respingerle, perché avvertite come esagerate. Eppure è realtà il grido dei poveri del mondo, la tendenza a creare sempre più scarti, il respingimento dei migranti, la guerra a pezzi, il dolore di tante persone e famiglie ferite, la ferita del Creato: di tutte queste realtà, e di altre ancora, Francesco si è fatto carico”.

Francesco aveva ben assimilato “lo stile educativo di Gesù” perché – ha detto ancora nell’omelia – si “è affiancato a ogni tipo di persona. A lui interessava ogni uomo. Raggiungeva un malato con una telefonata, visitava un amico scappando dal Vaticano, ospitava a Santa Marta credenti e atei. Sapeva scoprire in ogni persona tratti di bene, facendo intravvedere la possibilità di un bene ancora maggiore”.

“La tua testimonianza di amore, parola, gioia e i tuoi scritti – ha concluso Zagonel, rivolgendosi allo stesso Francesco – rimangono con noi. La nostra Chiesa vittoriese ha cercato di camminare con te, si è lasciata ispirare da te e dal tuo magistero. Abbiamo accolto il tuo invito alla sinodalità e ora continueremo a seguire il cammino da te tracciato”.

Migliaia in partenza per il Giubileo degli Adolescenti: “Programma confermato, ma alcuni alle esequie”

Come da indicazione del Dicastero per l’Evangelizzazione, il Giubileo degli Adolescenti, che si svolgerà a Roma fino a domenica 27, è confermato nel suo programma originale: la “Via Lucis” il 25 aprile, le piazze dei “Dialoghi con la città” di sabato 26 aprile, i pellegrinaggi alla Porta Santa e la messa, senza la canonizzazione del Beato Carlo Acutis, in piazza San Pietro il 27 aprile. È annullata per il lutto la festa musicale al Circo Massimo prevista per sabato alle 17.

Dalle diocesi del Triveneto parteciperanno in circa 12 mila ragazzi tra i 14 e i 17 anni, insieme ai loro accompagnatori, sacerdoti e vescovi. Alcuni di loro saranno alle esequie di Francesco sabato alle 10.

In 450 partiranno domattina dalla diocesi di Vittorio Veneto: “Ci siamo coordinati con la Pastorale giovanile nazionale e triveneta – spiega il responsabile don Lorenzo Barbieri -. La partecipazione ai funerali del Papa è a discrezione dei partecipanti per questioni logistiche, ma già diversi ragazzi hanno espresso il desiderio di potervi prendere parte”. Intanto, diversi sacerdoti e giovani si sono organizzati autonomamente per essere alle esequie.

“Ora il nostro pellegrinaggio– osserva don Barbieri –assume un significato particolare perché si intreccia con la morte del pontefice, un momento di profonda tristezza e comunione per la Chiesa. La figura di Francesco rimane per tutti i giovani un esempio di speranza, semplicità, umiltà, misericordia, amore ai fragili e ai ragazzi”.

Quasi 3mila, invece, gli adolescenti da Treviso, che raggiungeranno la capitale con 50 pullman insieme al vescovo Michele Tomasi. Il pellegrinaggio più numeroso della storia diocesana.

“La morte di Papa Francesco ci sta già coinvolgendo e ci coinvolgerà mentre saremo a Roma – spiega don Alberto Zanetti, direttore dell’Ufficio diocesano Annuncio e catechesi -. La preghiera con il nostro vescovo che terremo a San Paolo fuori le mura domani pomeriggio sarà l’occasione per il passaggio della Porta santa e per ricordare nella preghiera Francesco”.

“Sabato – dice – non sarà possibile prendere parte ai funerali in piazza San Pietro per difficoltà organizzative.Il vescovo Michele rappresenterà la diocesi alle esequie mentre ci ha raccomandato di custodire i ragazzi secondo il programma previsto dall’esperienza giubilare: quella mattina i nostri ragazzi pregheranno per Papa Francesco dislocati in una decina di chiese della capitale, un’occasione per riflettere sulla dimensione pratica della fede che il Giubileo indica attraverso le opere di misericordia”.

“Insomma – conclude – dentro il nostro giubileo vivremo la grazia di accompagnare assieme nella preghiera Papa Francesco forse riscoprendo anche lo sguardo della fede di fronte alla morte in questi che per noi continuano ad essere giorni memoriale della risurrezione di Gesù”.

Confindustria: “Un momento di raccoglimento nelle aziende”

Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est, commenta con dolore la morte di Papa Francesco come “uomo di speranza contro ogni difficoltà, che ha parlato al cuore di tutti, credenti e non credenti, e si è speso fino alla fine per il dialogo, la pace e il principio di umanità”.

“Ricordo con grande riconoscenza – aggiunge – il Suo richiamo, rivolto nell’Udienza all’Assemblea di Confindustria 2022, ad essere “buoni imprenditori” che conoscono “l’odore del lavoro”, a crearlo per tutti, in particolare per i giovani, il richiamo alla condivisione, alla cura del bene comune, all’integrazione dei migranti attraverso il lavoro dignitoso. La risposta a quel richiamo e il Suo esempio continueranno a ispirare il nostro impegno quotidiano”.

Le imprese associate nei territori di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo osserveranno un momento di raccoglimento, tra oggi e sabato, data dei funerali del pontefice.

(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto: Beatrice Zabotti)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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