Lavoratori “in nero” e cantieri pericolosi, pioggia di sospensioni. Sanzioni per 180 mila euro

Lavoratori “in nero” e cantieri pericolosi, pioggia di sospensioni

I Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Treviso, con la collaborazione dell’Arma Territoriale, nei giorni scorsi hanno effettuato diversi controlli in tutto il territorio provinciale allo scopo di verificare la regolare occupazione dei lavoratori e il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

I controlli sono stati svolti in diversi settori tra i quali l’edilizia e i pubblici esercizi, interessando aziende individuate anche a seguito di attività info-operativa svolta con il contributo dell’Arma Territoriale.

L’attività di vigilanza ha permesso di riscontrare la presenza di 5 lavoratori impiegati “in nero”, intenti a svolgere attività lavorativa all’interno di cantieri edili ed esercizi pubblici.

Nello specifico, nel corso di un controllo svolto all’interno di un cantiere nel territorio del Comune di Castelfranco Veneto, dove alcuni operai stavano effettuando delle lavorazioni sul tetto dell’edificio, è stata riscontrata la presenza di un lavoratore in “nero”.

È stata sospesa l’attività in quanto non erano state adottate idonee precauzioni atte a eliminare il pericolo di caduta e il datore di lavoro non aveva provveduto a redigere il Piano Operativo di Sicurezza.

Sempre in edilizia è stato sospeso un altro cantiere nei pressi di Vittorio Veneto e anche in questo caso il titolare dell’azienda non aveva provveduto a redigere lo stesso piano.

Un altro provvedimento di sospensione, ma questa volta per l’impiego di lavoratori in nero, è stato emesso nei confronti di un locale pubblico a Treviso, dove il titolare aveva impiegato due lavoratori extracomunitari in totale carenza previdenziale e assicurativa e quindi “in nero”.

Anche un bar nel territorio del Comune di Fonte è stato sospeso per aver impiegato due lavoratori, uno straniero e uno italiano, “in nero”.

Stessa situazione riscontrata all’interno di un salone di parrucchiere di Mogliano Veneto, dove l’attività imprenditoriale è stata sospesa per l’impiego “in nero” di un cittadino cinese.

I controlli del N.I.L. di Treviso hanno permesso di riscontrare la presenza di numerose violazioni sulla sicurezza, tra le quali l’omesso aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi, l’omessa formazione dei lavoratori e l’omessa nomina del medico competente.

Complessivamente, i controlli effettuati hanno permesso di riscontrare diverse violazioni, a seguito delle quali sono state emesse sanzioni per circa 180 mila euro.

(Foto: Carabinieri).
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