Parroco accoglie i migranti in chiesa, oggi l’incontro con il sindaco: “Prioritario dare soccorso a chi è in difficoltà” 

“Abbiamo affrontato le criticità emerse in questi ultimi giorni a cui sono seguite alcune polemiche, entrambi, è bene ribadirlo, siamo concentrati sulla risoluzione dei problemi“. 

Così il sindaco di Treviso Mario Conte che questa mattina a Santa Maria del Sile ha incontrato don Giovanni Kirschner, il parroco del quartiere che il mese scorso, di comune accordo con altri parrocchiani, ha deciso di ospitare alcuni senzatetto in chiesa. 

Questo atto di carità cristiana nei confronti di persone costrette a dormire all’addiaccio in attesa di trovare una collocazione nelle vicine strutture d’accoglienza, ha innescato un’accesa polemica finendo per fomentare i malumori della comunità locale. 

Alcuni abitanti del quartiere che da anni assistono con disappunto alla presenza stabile in particolare di richiedenti asilo nei pressi del dormitorio comunale di via Pasubio hanno avviato una raccolta firme indirizzata al vescovo Tomasi per sollevare il parroco dal suo incarico.

La petizione rappresenta una reazione “insensata” per il prete che comunque si è detto “aperto a dialogare con il comitato locale” riunito attorno alla figura di Remigio Zanata, in prima fila tra quelli che vogliono “cacciarlo”. Sul tema nei giorni scorsi è intervenuto anche il sindaco Conte che questa mattina, per la prima volta dallo scoppio della polemica, ha parlato con don Giovanni Kirschner il quale ha scelto di non commentare quanto emerso dall’incontro di oggi.

“Con spirito propositivo e nel pieno rispetto di competenze, posizioni e sensibilità, ci siamo messi a disposizione per trovare soluzioni che guardino al bene e alla salvaguardia delle persone – fa sapere il primo cittadino – La priorità, per quanto ci riguarda, non sono le discussioni bensì l’ascolto e il soccorso a chi si trova in difficoltà“. 

In questi giorni molti cittadini, esponenti politici e associazioni trevigiane hanno espresso il proprio sostegno a don Giovanni difendendone lo spirito d’accoglienza, fra questi anche Legambiente Treviso, il centro sociale Django con l’associazione Caminantes – La casa è un diritto e Gigi Calesso di Coalizione Civica

“L’amministrazione comunale ha preso a cuore (si fa per dire) il problema della ‘comunità spaccata’ (o presunta tale) a causa della scelta della parrocchia di accogliere in chiesa alcuni senzatetto – si legge nella nota diffusa ieri da Calesso – A me pare che, invece di inseguire l’estrema destra che raccoglie firme contro il parroco, l’amministrazione cittadina farebbe meglio a occuparsi della situazione del quartiere sotto il profilo delle attività commerciali che stanno chiudendo”

Nel frattempo don Giovanni si prepara alla messa dell’Epifania di sabato (a Sant’Angelo alle 9.30 e a Santa Maria alle 11), un appuntamento che si prospetta particolarmente partecipato anche da chi negli anni è stato accolto in parrocchia.

(Foto: Qdpnews.it).
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