E’ iniziato il 1° ottobre e si concluderà il 23 dicembre il censimento permanente della popolazione e delle abitazioni da parte dell’Istat. Si tratta della nuova modalità a campione e a cadenza annuale che sostituisce la vecchia rilevazione decennale e su tutti gli abitanti. Nel trevigiano sono coinvolti 52 Comuni e alcune migliaia di famiglie.
Il censimento permetterà di conoscere le principali caratteristiche strutturali e socio-economiche della popolazione che dimora abitualmente in Italia, a livello nazionale, regionale e locale: la rilevazione fornisce anche informazioni sul patrimonio abitativo delle famiglie. La data a cui fare riferimento per le risposte ai questionari è il 3 ottobre 2021, i primi risultati arriveranno a dicembre 2022. La partecipazione, per chi viene contattato, è gratuita e obbligatoria per legge e la violazione prevede una sanzione.
L’Istat ha previsto due diverse tipologie di rilevazione: una “da lista” è basata sulle liste anagrafiche e riguarda famiglie contattate tramite lettera nominale e chiamate a compilare il questionario online o recandosi al Centro comunale di rilevazione, l’altra “aerale” su un campione di indirizzi prevede la compilazione tramite un rilevatore incaricato dal Comune, dopo la consegna, anche in questo caso, di una lettera a domicilio.
Questa seconda tipologia avrà una durata più breve (dal 14 ottobre al 18 novembre) ed è, potenzialmente, quella che creerà maggiori sospetti da parte dei cittadini, per i frequenti casi di finti tecnici o venditori per le utenze domestiche.
Ma sia l’Istat che i singoli Comuni rassicurano mettendo a disposizione molti canali per le opportune verifiche e chiarimenti: c’è il numero verde 800.188.802, attivo fino al 23 dicembre tutti i giorni della settimana, c’è il Centro comunale di rilevazione, attivato in genere nei municipi, oppure la sezione “Domande frequenti” del sito web Istat. Solo chi non ha ricevuto alcuna lettera d’invito dall’Istat a partecipare al censimento non ha alcun obbligo e proprio in questo caso si dovrebbe insospettire maggiormente se qualcuno suonasse alla porta.
Le famiglie scelte nella rilevazione “da lista” che, alla data del 7 novembre, non avessero ancora risposto al questionario saranno sollecitate direttamente dall’Istat, contattate dal Comune o riceveranno la visita di un rilevatore, che provvederà alla raccolta dei dati.
I 52 Comuni trevigiani scelti dall’Istat come campione per i rilevamenti sono: Asolo, Breda di Piave, Caerano di San Marco, Casale sul Sile, Castelcucco, Castelfranco Veneto, Cessalto, Cimadolmo, Cison di Valmarino, Colle Umberto, Conegliano, Crocetta del Montello, Fontanelle, Giavera del Montello, Godega di Sant’Urbano, Istrana, Maser, Meduna di Livenza, Miane, Mogliano Veneto, Monastier di Treviso, Monfumo, Montebelluna, Motta di Livenza, Nervesa della Battaglia, Oderzo, Ormelle, Orsago, Paese, Pederobba, Pieve di Soligo, Ponzano Veneto, Povegliano, Preganziol, Quinto di Treviso, Refrontolo, Resana, Riese Pio X, San Fior, San Polo di Piave, San Vendemiano, San Zenone degli Ezzelini, Sernaglia della Battaglia, Spresiano, Trevignano, Treviso, Vazzola, Vedelago, Vidor, Villorba, Vittorio Veneto, Volpago del Montello.
In tutta Italia il censimento riguarda 4.531 Comuni e quasi 2 milioni e mezzo di famiglie.
(Foto: Istat).
#Qdpnews.it