Quel non tanto lontano gennaio 1985: i giorni dei record storici, termometro a -25°C e nevicate eccezionali nella Marca

Nel gennaio 1985 si verificò un evento straordinario e insolito dal punto di vista meteorologico: un’ondata di freddo eccezionale si abbatté non solo sul territorio veneto ma su buona parte dell’Italia e dell’Europa, portando temperature record e nevicate mai viste che ad oggi rimangono ancora nella mente e nei ricordi dei più grandi.

“Fu un evento del tutto straordinario ed epocale – spiega Riccardo Mazzocco, esperto meteo di Meteo Basso Feltrino e Pedemontana Veneta –  prima del gennaio 1985, l’inizio dell’inverno fu caratterizzato da condizioni di alta pressione prevalente e da situazioni con temperature miti ed episodi di inversione termica che contraddistingueva i settori in quota. Con il passare dei giorni il ritiro dell’alta pressione ha dato la spinta a incursioni di aria molto fredda proveniente dal nord est europeo che coinvolsero anche l’Italia, con ondate di aria gelida sempre più intense. Lo zero termico, in quei giorni, scese fino al livello del mare e  andò anche oltre”.

Chiamarlo gelo è riduttivo – continua l’esperto meteo – un avvenimento che ha coinvolto quasi tutta l’Italia e non solo si può definire evento straordinario per l’entità, le caratteristiche e la tipologia di freddo. Queste correnti hanno poi, via via, lasciato libero spazio alle perturbazioni atlantiche che hanno addolcito le temperature portando aria più umida che successivamente, scontrandosi con l’aria fredda che sedimentava al suolo, ha creato le condizioni perfette per le precipitazioni nevose. Proprio nei giorni adiacenti all’11 gennaio 1985 si verificò una nevicata record con accumuli di quasi un metro in molte città”.

I valori termici, stando ai dati raccolti in quel tempo, raggiunsero soglie estreme per le nostre latitudini, con punte negative mai viste in pianura. Le temperature scesero di circa 20°C, con valori minimi oscillanti tra i -15 e -25°C in pianura, punte anche più basse in alcuni fondovalle prealpini mentre le temperature massime diurne non salirono al di sopra dei -6/-5°C.

L’inverno di quest’anno – conclude Mazzocco – lo definirei altalenante, soprattutto dal punto di vista termico. Stiamo registrando temperature superiori alla norma specie in quota con lo zero termico a quote intorno o superiori ai 3000 metri in quota, questo aumento sarà più sensibile dalla giornata di domani, giovedì 13 gennaio, in poi, con prevalente inversione termica e valori miti accompagnati da condizioni di vento e Fohn”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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