Saltano alcuni eventi dell’Enpa di Treviso. Anche nella Marca post di denuncia per l’elefantessa uccisa dai petardi

Anche nell’Alta Marca Trevigiana non mancano le iniziative social e i post di condanna per l’uccisione di un’elefantessa a causa dell’esplosione di alcuni petardi nascosti in un ananas che il pachiderma aveva ricevuto da alcune persone in un villaggio indiano.

L’Enpa di Treviso ha condiviso un post nei suoi canali social utilizzando queste parole: “L’hanno trovata nel fiume. Semisommersa, la povera elefantessa era ancora in piedi con la bocca dilaniata dalla terribile esplosione del frutto che qualcuno, in vena di crudeli follie, le aveva offerto. Questo il tragico epilogo di una vicenda che, se non fosse drammaticamente vera, sarebbe difficile persino da immaginare”.

L’ananas infarcito di petardi era stato trasformato in una vera e propria arma mortale – continua – Infatti, non appena il pachiderma lo ha messo in bocca, è esploso ferendo gravemente la povera vittima che, terrorizzata e sofferente, aveva cercato sollievo nelle fresche acque di un fiume, il Velliyar, dove è stata trovata. Immobile e ormai stremata dalle ferite, l’elefantessa era apparsa subito in gravi condizioni. Così, dopo gli inutili tentativi di salvarla, l’elefantessa che doveva diventare mamma è morta”.

“Consideriamo quello che è successo un gesto isolato – ha commentato Adriano De Stefano, volontario dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) di Treviso – ma questa storia ci fa capire quanto sia importante sensibilizzare la popolazione mondiale sul rispetto degli animali e dell’ambiente. Mai come in questo momento, la tematica ambientale è una priorità e ci preoccupa anche l’uso che si sta facendo delle mascherine che spesso vengono gettate a terra senza motivo”.

Bisogna lavorare molto con le giovani generazioni – prosegue – ma per ora tutte le iniziative di sensibilizzazione sono bloccate e possiamo fare solamente degli interventi online. Anche per la vicenda della povera elefantessa ci siamo limitati ad alcuni post nei social. Purtroppo, a causa dell’emergenza Coronavirus, tutte le nostre iniziative con la presenza di pubblico si sono fermate insieme alle raccolte fondi nei centri commerciali”.

È saltata anche la “Festa del Bastardino” – conclude De Stefano – e altre iniziative per promuovere le adozioni e gli affidi dei nostri animali. Abbiamo circa 300 gattini in cerca di una famiglia che li adotti e speriamo che le persone tornino a contattarci anche per questo. Erano fondamentali i banchetti nei centri commerciali perché in tanti si fermavano per un’offerta e per avere delle informazioni sulle adozioni. L’Enpa nazionale si sta muovendo con le istituzioni competenti affinché si possa tornare gradualmente alla normalità”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Enpa Treviso).
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