Nella mattinata di ieri, giovedì, il Questore di Treviso Manuela De Bernardin Stadoan e la dott.ssa Elena Gaiotto, in rappresentanza della Cooperativa sociale “Una casa per l’uomo”, hanno sottoscritto il protocollo denominato “Zeus Treviso”, come avvenuto in altre Questure d’Italia, secondo l’indirizzo della Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Tale protocollo si inserisce nella costante azione della Polizia di Stato di rinforzare la tutela delle vittime di atti persecutori e di violenza domestica, che viene perseguita, coerentemente con l’assetto normativo, anche attraverso l’informazione e la sensibilizzazione della collettività, rafforzando la consapevolezza degli uomini e dei ragazzi nel processo di eliminazione della violenza contro le donne e promuovendo azioni di recupero e di accompagnamento dei soggetti responsabili di atti di violenza nelle relazioni affettive, al fine di tutelare le donne vittime di violenza ed i minori e di limitare i casi di recidiva.
Conseguentemente, quando il Questore procederà all’ammonimento (strumento giuridico che consente alla persona offesa di segnalare condotte antigiuridiche e lesive, senza iniziare immediatamente un procedimento penale) includerà anche la Cooperativa sociale “Una casa per l’uomo” di Montebelluna tra i servizi disponibili sul territorio finalizzati ad intervenire nei confronti degli autori di violenza domestica o di genere.
Come sancito nel protocollo, la Cooperativa sociale “Una casa per l’uomo” attraverso il Servizio “Cambiamento Maschile”, spazio di ascolto per uomini che agiscono violenza nelle relazioni affettive, offrirà il proprio supporto gratuitamente agli ammoniti che alla stessa si rivolgeranno per un percorso trattamentale che porti l’autore delle violenze alla consapevolezza del disvalore sociale del fenomeno e al cambiamento, favorendone il recupero e limitando i casi di recidiva.
(Foto: Questura Treviso).
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