Treviso, il prefetto Maria Rosaria Laganà richiede un monitoraggio del disagio sociale ed economico nel territorio

Si è tenuto stamane in Prefettura, in modalità videoconferenza, un incontro presieduto dal Prefetto Maria Rosaria Laganà per una prima ricognizione delle ricadute economiche e sociali sul territorio di questa provincia conseguenti all’emergenza epidemiologica in oggetto, dopo il superamento della sua fase più critica.

All’incontro sono stati invitati il sindaco Mario Conte, in qualità di presidente Anci Veneto, il presidente della Camera di Commercio Mario Pozza, il direttore dell’Inps Marco De Sabbata e i presidenti dei comitati dei sindaci dei distretti rispettivamente di Treviso Paola Roma, di Pieve di Soligo, Lisa Tommasella e di Asolo Annalisa Rampin, a dare massimo impulso, in ragione della loro vicinanza al territorio, alle attività di ascolto e di dialogo con la cittadinanza, le famiglie e le imprese, al fine di intercettare ogni segnale di possibile disgregazione del tessuto sociale ed economico.

I temi sui quali si è concentrato l’incontro sono stati fondamentalmente l’andamento della ripresa economica e le prospettive, nell’immediato futuro, dell’economia locale; la difficoltà di accesso da parte delle imprese ai finanziamenti con garanzia dello Stato; il disagio sociale delle famiglie e delle categorie più deboli; il disagio dei minori, accentuato dalla chiusura delle scuole e dal mancato approntamento di servizi sostitutivi a sostegno dell’infanzia.

Un focus particolare è stato dedicato al monitoraggio dell’andamento delle misure di sostegno al bisogno di liquidità delle famiglie e delle imprese (Reddito di emergenza, Cassa integrazione), erogate dal Governo attraverso l’Inps, il cui direttore non ha mancato di evidenziare lo sforzo e l’impegno straordinari profusi dall’Istituto per poter corrispondere, in tempi rapidi, alle richieste degli aventi diritto.

Nonostante non si siano evidenziate situazioni che destano particolare allarme sociale e prevalga, al momento, il desiderio di ripartire e di rimettere in moto lo spirito laborioso che da sempre contraddistingue questo territorio, sia i rappresentanti degli enti locali che il presidente della Camera di Commercio non hanno nascosto le proprie preoccupazioni per i probabili contraccolpi sociali ed economici, attualmente non ancora stimabili, che l’emergenza appena trascorsa potrebbe aver causato al tessuto sociale e all’economia di questa provincia, caratterizzata dalla presenza di tante, piccole e medie imprese vocate all’export.

A metà giugno il prefetto convocherà i rappresentanti delle categorie produttive e dell’Abi per fare un punto di situazione sull’andamento delle erogazioni, da parte degli Istituti di Credito, dei finanziamenti a garanzia statale che il Governo ha stanziato per favorire il rilancio dell’economia.

(Fonte: Prefettura di Treviso).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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