Si rinnovano gli organi del consiglio del Consorzio di bonifica Piave. Domenica 15 dicembre le elezioni e come conferma il presidente di Coldiretti Treviso Giorgio Polegato diventa un “Appuntamento fondamentale per il nostro territorio, l’agricoltura, le imprese agricole e non solo, per i cittadini tutti – conferma -. Mi riferisco alle elezioni a cui siamo chiamati per il rinnovo del Consorzio”.
“A tal proposito voglio sottolineare – dice Polegato – che negli ultimi mandati abbiamo avuto la fortuna di avere un presidente capace e competente come Giuseppe Romano. A lui il ringraziamento di Coldiretti Treviso per ciò che ha saputo realizzare e mettere in campo anche a vantaggio dei prossimi anni”. Coldiretti ha messo in campo la sua squadra di candidati e mira ovviamente a dare continuità all’ottima gestione del Consorzio Piave.
Sulla stessa lunghezza d’onda del presidente il direttore Antonio Maria Ciri: “Il ruolo dell’agricoltura è chiaro ed è ben scritto nel proprio dna: siamo i naturali gestori del patrimonio della Bonifica che non lo è solo per l’agricoltura”.
Come si sa l’attuale consiglio è formato dal presidente Giuseppe Romano, Vedelago, con il vice presidente Federico Finco, Roncade mentre i componenti del Consiglio di Amministrazione sono Alessandro Campigotto, Oderzo, Valter Miotto, Vidor, Stefania Sartori, Quinto di Tv Rappresentante Sindaci, e Stefano Mattarollo, Revisore dei Conti.
Al seggio ogni elettore riceverà una scheda di colore diverso a seconda della fascia di contribuzione. Coldiretti Treviso si presenta, assieme alle altre organizzazioni agricole, con la lista “Uniti per il Piave”.
Vale la pena ricordare che il Consorzio Piave si estende su 190.000 ettari e ben 92 comuni ed è guidato sin dalla sua nascita e quindi per due mandati da Giuseppe Romano.
Sono stati dieci anni nei quali sono avvenute le trasformazioni con i tre ex consorzi di bonifica (Pedemontano Brentella, Pedemontano Sinistra Piave e Destra Piave) in un unico consorzio, a formare ora una struttura moderna e radicata sul territorio per rispondere alle esigenze di un’area fragile dal punto di vista idraulico.
Ovviamente chi guiderà il Consorzio Piave, che è diventato così il più grande consorzio del Veneto con una storia lunga seicento anni, dovrà affrontare sfide importanti: tra tutte la realizzazione dei molteplici progetti ottenuti con finanziamenti europei, statali e regionali ed il rinnovo delle grandi derivazioni, nel contesto di applicazione della Direttiva Deflussi Ecologici.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Web Consorzio Bonifica Piave).
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