Ulss 2 Marca trevigiana, 120 dipendenti non ancora vaccinati contro il Covid. Il Dg Benazzi: “Sono 20 i più difficili da convincere”

Sono circa 120 i dipendenti dell’Ulss 2 Marca trevigiana non ancora vaccinati contro il Covid-19. Essi sono “distribuiti in modo puntiforme e non concentrati in pochi reparti”. Lo precisa la stessa azienda sanitaria in una nota.

Abbiamo complessivamente circa 120 dipendenti non ancora vaccinati – sottolinea il direttore generale, Francesco Benazzi -. Come più volte ribadito sono distribuiti tra numerosi servizi e reparti dell’azienda in modo puntiforme. Non abbiamo, fortunatamente, concentrazioni di no vax in alcun reparto e meno che mai nelle Terapie intensive”.

Recenti notizie di stampa hanno parlato di una ventina di contrari al vaccino anti Covid concentrati proprio in questi reparti. “No, non sono in alcun modo riferibili alla Terapia intensiva di Treviso – replica Benazzi – ma sono il numero, distribuito tra tutti i nostri servizi, di quelli che riteniamo difficilmente convincibili sul totale dei 120 dipendenti non vaccinati. Naturalmente il nostro auspicio è che si vaccinino tutti, in modo da doverne sospendere il minor numero possibile”.

“Per quanto riguarda l’Unità Operativa di Anestesia-Rianimazione dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso ­– spiega il primario, dottor Antonio Farnia – gli oltre 200 tra medici e infermieri sono tutti vaccinati. A non esserlo sono unicamente due operatori socio sanitari, entrambi attualmente non in servizio. Siamo impegnati in prima linea, da inizio pandemia, nella cura dei pazienti colpiti dal Covid in forma grave – aggiunge il primario – è dunque assolutamente impensabile che qualcuno, nel nostro reparto, possa continuare a lavorare senza essere vaccinato. La risposta della quasi totalità del personale alla vaccinazione è stata immediata e convinta, e ci stiamo prodigando anche con tutti i familiari dei pazienti a sostegno della campagna vaccinale”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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