Oggi, giorno del solstizio d’inverno, nella Chiesa di San Nicolò molti visitatori hanno potuto assistere ad uno spettacolare gioco di luce dalla forte carica spirituale. Alle 12.05 il sole, penetrando attraverso le finestre, ha illuminato in contemporanea i sei medaglioni raffiguranti i santi lungo la navata nord del tempio.


Il fenomeno si ripete ogni anno, condizioni meteo permettendo, nel solo giorno che segna il passaggio dall’autunno all’inverno. Ciò accade grazie alla particolare struttura architettonica della chiesa di San Nicolò che, come vuole la tradizione medioevale, si fa tramite fra umano e divino.


Le cattedrali medioevali, infatti, venivano erette seguendo precisi canoni, partendo dall’orientamento ad est della struttura e dalla suddivisione in pars hostilis (la parte desta della navata) e la pars familiaris (la parte sinistra) con riferimenti all’antico e al nuovo testamento, alla sfera del peccato e alla redenzione.


Poco dopo lo scoccare delle 12, molti turisti e visitatori, guidati dallo studioso di simbolismo medievale, nonché segretario dell’Ateneo di Treviso Ferdy Hermes Barbon, hanno seguito il lento posizionarsi dei raggi del sole esattamente sui volti dei santi che risaltavano come dischi infuocati sopra gli archi monumentali della navata.


“Non tutti i santi sono noti – spiega Barbon che negli ultimi anni si è impegnato a tenere viva la memoria di questo curioso fenomeno peculiare della Chiesa sorta nei pressi delle rive del Sile – è certo, tuttavia, che fra questo vi siano Santa Rita e San Nicolò. Oggi siamo stati fortunati: la bella giornata di sole ha permesso di ammirare al meglio il gioco di luce che si esaurisce in pochi minuti nel solo giorno del solstizio d’inverno, che segna simbolicamente il passaggio dal vecchio al nuovo anno”.
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