Bruno Crosato Cavaliere al Merito della Repubblica. Fregonese: “Grazie a lui e agli alpini per il lavoro all’ospedale”

L’alpino 65enne Bruno Crosato (nella foto), coordinatore della Protezione civile Ana della sezione di Treviso e responsabile della Colonna mobile nazionale degli alpini, è stato insignito ieri, mercoledì 3 giugno 2020, dell’onorificenza di “Cavaliere al Merito della Repubblica” per scelta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La motivazione di questo prestigioso riconoscimento è legata al grande lavoro della Protezione civile Ana nelle operazioni di ripristino dei cinque ospedali dismessi della Regione Veneto, sistemati per essere pronti ad “alleggerire” il peso delle altre strutture sanitarie del Veneto in caso di mancanza di posti letto per il possibile peggioramento dell’emergenza Coronavirus.

Tra questi ospedali anche il “Guicciardini” di Valdobbiadene, il nosocomio cittadino chiuso ormai da 20 anni e ripristinato in sei giorni dalle “Penne Nere” trevigiane.

È stata una cosa improvvisa – racconta Crosato – e ieri, alle ore 11, un giornalista mi ha avvisato che il mio nome era stato inserito nell’elenco dei “Cavalieri al Merito della Repubblica” scelti dal Presidente della Repubblica. All’inizio pensavo scherzasse: per questo ho chiamato la mia associazione ma anche loro non sapevano nulla. Noi alpini non siamo abituati a queste cose: siamo uomini concreti che amano lavorare sodo. In questi mesi non ci siamo mai tirati indietro e abbiamo svolto mansioni diverse da quelle che facciamo solitamente”.

“A Valdobbiadene la Protezione civile Ana ha lavorato per recuperare l’ospedale del paese chiuso da molti anni – ha aggiunto l’alpino – grazie al lavoro delle Sezioni Ana di Treviso, Valdobbiadene, Conegliano e Vittorio Veneto. Tutti i volontari, impegnati a pulire e a spostare i letti da un piano all’altro dell’ospedale, hanno svolto le operazioni con i dispositivi di protezione individuale per tenere lontano il “nemico invisibile”. Tutti mi hanno ascoltato e nessuno si è fatto male: infatti non abbiamo dovuto usare neanche un cerotto”.

“In questi mesi mi sono confrontato anche con gli altri coordinatori – conclude – e il merito di quanto fatto va a tutta la Protezione civile Ana del Veneto. Nelle operazioni durante l’emergenza Coronavirus sono stati impegnati 3 mila volontari per 30 mila giornate di lavoro. Un pensiero va anche ai giovani volontari che iniziano a lavorare con noi dopo i corsi base e i corsi sulla sicurezza che richiediamo a tutti. Noi ci consideriamo una grande famiglia anche se a volte siamo un po’ burberi”.

“Ieri ho chiamato Crosato – aggiunge Luciano Fregonese, sindaco di Valdobbiadene – che subito mi ha detto che il riconoscimento non va tanto a lui ma a tutti i volontari. Nel ringraziare il coordinatore della Protezione civile Ana della sezione di Treviso, colgo l’occasione per dire ancora una volta grazie alla protezione civile Ana, a tutti gli alpini, al personale sanitario e ai volontari dell’Avab per la grande forza di volontà che hanno dimostrato nel rispristino del Guicciardini”.

“Tra i vari ospedali veneti recuperati durante l’emergenza Coronavirus – conclude il sindaco Fregonese – quello di Valdobbiadene ha richiesto più impegno perché la capacità potenziale della struttura è di 210 posti letto”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook – Gruppo Alpini Pieve di Soligo).
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