Dino Diserò chiude il suo salone: “Ringrazio i clienti, all’inizio alcuni valdobbiadenesi si sono scandalizzati ma poi mi hanno voluto bene”

Entro la fine del 2021 abbasserà definitivamente le saracinesche il salone “Diserò Style Barbiere e Acconciatore Maschile” in via Sant’Antonio a Valdobbiadene.

Il barbiere Dino Diserò, quando dovrà abbandonare il suo negozio nel centro storico del paese, lascerà un pezzo del suo cuore: in queste settimane, infatti, i ricordi continuano a scatenare in lui emozioni forti e sentimenti contrastanti.

Non è stato facile il primo impatto con i valdobbiadenesi, soprattutto per chi veniva in collina arrivando dal mare, e ha mandato giù a fatica l’iniziale chiusura verso “i foresti” da parte della gente del posto.

Certamente ci ha messo del suo per far parlare di lui: un barbiere senza camice, che spesso tagliava i capelli ai clienti con i pantaloni corti, i bermuda, le infradito e il borsello a tracolla, non passava proprio inosservato e qualcuno si è anche scandalizzato.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Valdobbiadene-barbiere-291021-2-1600x900.jpg

Con il tempo, soprattutto grazie al sostegno di tanti giovani, Diserò si è integrato in paese, tanto che ora considera Valdobbiadene uno dei posti più belli del mondo.

Originario di Lugugnana, frazione di Portogruaro, ha lavorato inizialmente come garzone nel suo paese, a 11 anni, visto che la madre non voleva vederlo girare in piazza, è stato mandato a scopare i capelli da un barbiere nel periodo estivo.

In seguito ha lavorato nella Caserma “Luciano Capitò” a Portogruaro e poi nel rinomato salone “Centis”, sempre in città.

Per anni ha fatto tutte le stagioni estive come barbiere a Lignano Pineta mentre d’inverno andava dove capitava o dove veniva chiamato.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Valdobbiadene-barbiere-291021-3-1600x900.jpg

Nel 1972 è arrivato a Valdobbiadene, dove ha fatto la prima stagione invernale nel salone in via Garibaldi di Mario Rossetto, e nel 1973 ha iniziato il servizio militare.

Nel 1974 è tornato a Valdobbiadene: nel 1975 è entrato in società con Rosetto, poi ha aperto un negozio vicino al “Condominio 2000”, dove è stato sei mesi, e in seguito si è spostato sotto i portici della parrocchia dove ha lavorato per 32 anni.

Nel 2008, infine, ha aperto il suo nuovo negozio in via Sant’Antonio a Valdobbiadene, che chiuderà entro dicembre.

“A Valdobbiadene non erano abituati a vedere dei ‘foresti’ che aprivano un’attività in paese – spiega Dino – All’inizio non mi piaceva lavorare qua, preferivo sicuramente il mare, poi piano piano mi sono affezionato al paese e i valdobbiadenesi hanno cominciato ad apprezzare il mio lavoro. Alla fine sono contento di essere venuto qui e la clientela non è mancata, anche quella dai paesi vicini”.

“Quando sono arrivato ho voluto fare delle innovazioni in negozio – continua – Dove c’era il ‘Salone Mario’ ho predisposto l’arredamento nuovo e abbiamo messo anche i primi lavaggi con la musica. Ricordo che il primo cliente che è entrato, quando gli ho chiesto di accomodarsi per lavargli la testa, si è messo con il sedere in su. Quanto ho riso quella volta. Poi la gente ha iniziato a capirmi e posso dire che erano più le persone che mi volevano bene di quelle che mi volevano male”.

“In cinquanta anni di vita a Valdobbiadene ho visto grandi cambiamenti – conclude -, specialmente l’ultima amministrazione ha fatto tanto per il paese e sono convinto che la nuova piazza verrà molto bella. Vorrei ringraziare tutti i miei clienti, anche i giovani che mi hanno sostenuto in tutti questi anni. Non posso dire di aver vissuto male a Valdobbiadene, anzi. Qui sono stato tanto bene ed è come se fosse il mio paese di nascita”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati