La campionessa Alessandra Prosdocimo adotta Clio, la gattina salvata dalla Polizia di Conegliano

Era la gattina dello sfortunato 73enne di San Vendemiano, morto lo scorso giovedì 8 novembre nella propria abitazione di via Ungheresca, tra Cosniga e Zoppé di San Vendemiano, la micetta adottata da Alessandra Prosdocimo, campionessa di judo di Valdobbiadene.

Gli agenti della Polizia di Stato di Conegliano, una volta scoperto il felino in casa dell’uomo, l’hanno portato in commissariato, dopo aver contattato i volontari di Enpa Treviso: subito è scattata la gara di solidarietà per trovare una nuova famiglia a Tiffany, così come è stata ribattezzata dal poliziotto Paolo Segat.

Una gara di solidarietà andata a buon fine, considerato che già alle ore 16.30 della giornata successiva, ovvero venerdì 9 novembre, la gattina poteva già godere dell’affetto di Alessandra Prosdocimo, che le ha dato un nuovo nome: Clio.

“Paolo Segat, amico e poliziotto, oltre che compagno di judo, mi ha subito avvisato del ritrovamento della gatta, anche perché da sempre ho la passione per gli animali. – ha spiegato la campionessa – Inoltre, in questo periodo mia sorella desiderava avere un gattino e quindi l’occasione era perfetta”.

Un’adozione che è andata a buon fine per Clio, ma non tutti i felini sono così fortunati: secondo i dati forniti da Enpa a Treviso, ammonterebbero a circa 850 i casi di gatti abbandonati a livello provinciale, dei quali solamente 400 riescono a trovare una nuova famiglia.

Alla luce di questo e sulla base della propria esperienza, Alessandra Prosdocimo ha lanciato un appello sia a chi desideri adottare un gattino, ma anche a chi lo abbandona: “Adottare un animale da un gattile o da un canile ha un certo impatto ed è un’azione che apre il cuore. Fa bene sia all’adottato ma anche alla famiglia che compie il gesto”.

“Per quanto riguarda la questione dell’abbandono – prosegue Prosdocimo – penso sia un gesto molto forte che personalmente non riesco a concepire: un animale entra a far parte della vita di una famiglia e abbandonarlo significa togliersi un pezzo di cuore e allo stesso tempo tradire la sua fiducia”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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