Nell’anno del Covid Valdobbiadene si riscopre comunità solidale. Il sindaco: “La pandemia ci cambierà”

Nell’emergenza Covid la comunità di Valdobbiadene si è riscoperta più solidale, rispondendo “presente” alla richiesta di aiuto da parte della sanità della Regione Veneto nei momenti più difficili.

La riapertura del “Guicciardini”, l’ex ospedale del paese ripristinato in tempi record per ospitare pazienti Covid con sintomatologia lieve e nel post terapia intensiva, ha rappresentato il contributo concreto arrivato da Valdobbiadene durante questa pandemia.

Per il primo cittadino Luciano Fregonese (nella foto), da circa un anno in trincea contro il Covid insieme a tutti i colleghi sindaci sparsi per l’Italia, la vera sfida di oggi è quella delle vaccinazioni contro il Coronavirus per dare la maggior copertura possibile alla popolazione.

“Saranno mesi nei quali dovremo continuare a rispettare le regole basilari del distanziamento, dell’uso della mascherina e della disinfezione delle mani – afferma Fregonese – Parallelamente, speriamo di essere in grado di riaprire progressivamente le attività scolastiche e le attività economiche ancora costrette alla chiusura o a forti limitazioni, in particolare le attività ricettive e ristorative”.

Per il sindaco di Valdobbiadene il 2021 sarà un anno in cui ciascuno dovrà ancora fare la propria parte per uscire al più presto dalla crisi sanitaria ed economica.

“Ci sono stati molti periodi difficili durante il 2020, per tutti i cittadini – ricorda il sindaco – Moltissimi hanno sopportato e continuano a dover sopportare difficoltà economiche a causa dell’interruzione o della riduzione del loro lavoro. Per queste persone sono doverosi i ristori e i risarcimenti per i mancati guadagni. Sicuramente i momenti più difficili e dolorosi che ho vissuto sono stati causati dalla lontananza, dall’impossibilità di vedere, incontrare o anche solo parlare a distanza con familiari e amici”.

“Nelle difficoltà e nei drammi quotidiani, fortunatamente sono stati molti gli episodi positivi che hanno contraddistinto la comunità di Valdobbiadene, dal primo giorno di fine febbraio 2020 fino ad oggi – continua – Gesti di solidarietà manifestati da singoli cittadini, famiglie, aziende e associazioni di Valdobbiadene: dall’acquisto e donazione di generi di prima necessità per le famiglie più bisognose, alla consegna di mascherine e dispositivi di protezione nelle settimane di marzo nelle quali era difficile reperire questi prodotti dal mercato”.

Il sindaco ha ricordato lo spiedo preparato alla vigilia di Pasqua da ristoranti e agriturismi di Valdobbiadene e consegnato a più di 300 persone da parte degli alpini, dei volontari dell’Avab e delle Pro Loco, oltre alle numerose donazioni a favore di chi si è trovato in momentanea difficoltà economica e alla raccolta fondi per il Guicciardini.

Anche il sindaco ha ricordato il grande lavoro per la riapertura del Padiglione Degenze all’ex ospedale del paese, utilizzato da novembre come punto tamponi Covid e come reparto per pazienti Covid provenienti da altri ospedali del Trevigiano.

“Quando la pandemia sarà superata dovremo continuare a dimostrare di essere una comunità vera, che sa superare assieme i momenti difficili e che guarda al futuro con la voglia di essere parte attiva – conclude il primo cittadino di Valdobbiadene – La pandemia sicuramente ci cambierà: cambierà molte cose nel nostro vivere quotidiano e nell’economia nazionale e locale. Sono convinto che Valdobbiadene possa ripartire coinvolgendo realtà pubbliche e private già esistenti che potranno svilupparsi ulteriormente migliorando i servizi resi alle persone e alle famiglie, generando al contempo nuovi posti di lavoro e crescita economica e sociale per il nostro territorio”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
Foto: archivio Qdpnews.it).
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