Presentato mercoledì a Valdobbiadene il progetto “Cantina solidale colline del Prosecco Superiore”

E’ possibile diventare una “cantina solidale”? Nella serata di mercoledì 21 novembre 2018 si è cercato di rispondere a questa domanda durante la presentazione del progetto “Cantina solidale colline del Prosecco Superiore”, svoltasi nella sala conferenze della Cantina produttori di Valdobbiadene, in via per San Giovanni (nella foto in alto).

Un progetto ambizioso, quello esposto ieri dagli organizzatori, che intende creare una sinergia economica, sociale e culturale tra il mondo delle cooperative sociali, che si occupano di disabilità, e quello della viticoltura.

I principali obiettivi sono: dare una possibilità concreta di lavoro e di autonomia economica ai ragazzi delle cooperative e creare un valore aggiunto per le cantine, che decideranno di sposare il progetto, che vedranno un significativo miglioramento della loro immagine in un momento storico in cui il consumatore sembra essere più attento, rispetto al passato, all’impatto ambientale e sociale che un prodotto ha nel suo territorio.

Dopo i saluti iniziali del presidente della Cantina Produttori di Valdobbiadene, Franco Varaschin, è stato il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, a sottolineare l’importanza della svolta verso una sostenibilità ambientale, sociale ed economica di un territorio che, riprendendo le parole del primo cittadino valdobbiadenese, “è cresciuto molto in questi anni a livello di conoscenze, professionalità e capacità imprenditoriale”. 

L’auspicio di Fregonese è quello di poter crescere ancora mettendo in rete le proprie capacità senza disdegnare un’attenzione particolare alle fasce più deboli della popolazione. Il presidente della cooperativa sociale “La Rete”, Silvio Nasato, ha parlato a nome delle quattro cooperative sociali che parteciperanno al progetto: la società cooperativa sociale “Ali” di Valdobbiadene, l’associazione “Casa Maria Adelaide da Sacco onlus” di Bosco di Vidor, la cooperativa sociale onlus “Sorgente” di Soligo e la cooperativa “Vita e lavoro” di Castelfranco Veneto, Asolo, Montebelluna e Pederobba.

“Nelle nostre realtà – ha spiegato Nasato – abbiamo circa 220 persone con disabilità e ci occupiamo di cura, riabilitazione e sostegno per integrare verso l’esterno l’attività degli uomini e delle donne con i quali operiamo. Il senso di questo progetto è l’incontro tra cooperative sociali e cantine per migliorare la qualità di prodotti che avranno il valore aggiunto dell’attenzione ai temi della solidarietà e della sostenibilità”. 

Valdobbiadene cantine sociali2
La presentazione vera e propria del progetto è stata affidata all’insegnante e giornalista Elvira Fantin che ha dichiarato: “Come ogni storia che va raccontata, qui abbiamo luoghi e personaggi precisi. Parliamo di un dialogo tra due mondi: l’economia e la disabilità. Vogliamo incrociare aspetti produttivi e sociali”.

“Abbiamo le mani dei disabili – continua Fantin – che esprimono competenza e creatività, e le mani del contadino che manifestano gli stessi principi di espressività e creatività. Vogliamo affermare un principio: la vita sociale ha in sé la relazione e l’interdipendenza. Il logo di questo progetto è una mela fasciata dalla quale intravediamo la sinuosità delle nostre colline e i vigneti stilizzati”.

“Non abbiamo bisogno di pietismo – conclude l’insegnante – e con chi è diverso da noi dobbiamo avere un rapporto paritario. I nostri ragazzi realizzeranno cassette artistiche, tappi colorati, materiale informativo e altri manufatti che gli imprenditori vitivinicoli potranno acquistare per personalizzare la loro proposta commerciale in un’ottica solidale. Le cantine interessate avranno una spiegazione dettagliata di tutta la procedura e dei vantaggi fiscali di questa collaborazione”.

Le cantine aderenti, che saranno identificate con uno specifico pannello piantato vicino ai vigneti, potranno beneficiare di quattro diversi livelli di fedeltà nell’ambito del progetto: pacchetto promozionale, catalogo fotografico/didascalico, sottoscrizione del progetto e adesione vera e propria alla disciplinare.

Per sostenere il progetto sono intervenuti anche Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Innocente Nardi, presidente del Consorzio di tutela del Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, Giovanni Follador, presidente del comitato provinciale Unpli Treviso e il presidente di Ascotrade, Stefano Busolin.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® Riproduzione riservata).
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