Roghi all’aperto, a Valdobbiadene confermata l’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico

L’amministrazione Fregonese non cambia linea: venerdì scorso, 16 novembre, il sindaco ha emesso un’ordinanza che conferma quanto era stato fatto nell’inverno 2017-2018 a Valdobbiadene e nei Comuni limitrofi.

Una linea dura per contrastare l’inquinamento atmosferico con azioni contenitive e preventive. Nella stagione invernale avvengono il taglio dei boschi e la potatura delle viti. Le ramaglie, in passato, venivano “smaltite” con scenografici, quanto pericolosi, roghi. Da alcuni anni ciò non è più possibile: i tralci delle viti, in particolare, devono essere macinati sul posto, per poi essere interrati o rimossi.

Solo in casi di pendenze considerevoli, dove i mezzi meccanici non sono possono operare, esistono le seguenti deroghe: è necessario fare domanda in Comune, la combustione deve essere effettuata dal 1 gennaio al 31 marzo dalle ore 8 alle 16 preferibilmente in giornate umide e senza vento, i cumuli possono avere una larghezza massima di 3 metri e comunque non superiore a 3 metri steri per ettaro. Inoltre, non si possono accendere più roghi contemporaneamente nello stesso fondo, la combustione deve avvenire a 30 metri da centri abitati, edifici di terzi, strade, siepi, piantagioni e materiali infiammabili, a 100 metri dalle zone boscate, è assolutamente vietata la combustione di sostanze diverse dagli scarti vegetali.

Le violazioni alla seguente ordinanza saranno punite con sanzioni da 25 a 500 euro, la Polizia Locale vigilerà affinché le direttive intercomunali siano rispettate.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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