Anna Spinnato, consigliere comunale di “Valdo d’Italia e d’Europa” ed ex sindaco di Valdobbiadene, ha voluto diffondere un commento per la Festa della Liberazione e anche sull’episodio di manomissione, denunciato nella giornata di ieri, venerdì 24 aprile 2020, del monumento ai partigiani della brigata partigiana “Giuseppe Mazzini” a Mariech di Valdobbiadene (qui l’articolo).
“Appeso al balcone il tricolore – afferma Anna Spinnato -, la riflessione su questa Festa della Liberazione mi porta a pensare alla storia della nostra Repubblica democratica: non c’è Italia senza “25 Aprile”, non c’è Italia senza superamento di fascismo.
Da molte parti oggi si insinua che i partigiani e combattenti per Salò sono tutti eroi, ma non è così. I morti, tutti i morti vanno ricordati e rispettati per le loro vite e le loro sofferenze, ma gli ideali che hanno guidato le azioni degli uni e degli altri vanno individuati e riconosciuti. La lotta contro il fascismo, la lotta per un’Italia libera e democratica, la visione di una nuova Repubblica oggi devono essere celebrate”.
“Scoprire che ancora una volta – prosegue – il monumento di Mariech sul monte Cesen a Valdobbiadene, testimone del sacrificio dei 126 caduti della brigata partigiana “Mazzini”, è stato imbrattato per la nona volta in questi ultimi anni mi ha riempito di amarezza e dolore. Chi lo ha fatto, chi continua a farlo dimostra come sia necessario lavorare perché il fascismo, ancora presente in una parte della nostra comunità nazionale, venga riconosciuto e isolato, venga superato da un’idea di Italia veramente libera e democratica”.
“Il rispetto per il sacrificio dei partigiani – aggiunge -, che ha posto le basi per la nostra nazione, deve trovare spazi maggiori nella nostra comunità nazionale, a partire dai percorsi scolastici, che spesso ancora si fermano a conoscenze frettolose della storia del’900, talvolta senza esplicitare le basi della nostra Costituzione, senza approfondire principi, fatti o metodi del fascismo oppure le finalità antidemocratiche proprie del partito fascista”.
“Festeggiamo oggi – conclude Spinnato -, dunque, la liberazione dal fascismo e festeggiamola con la consapevolezza che la ripartenza dopo il Coronavirus debba essere attenta a superare l’indifferenza verso ogni forma di fascismo, di vessazione, di incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, ideologici, etnici, nazionali o religiosi, così come vuole la nostra Costituzione italiana. Buona Festa della Liberazione”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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