Questa mattina il primo cittadino di Vazzola Giovanni Zanon è impegnato in un vertice a Treviso alla presenza del prefetto Maria Rosaria Laganà e del direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, dove si valuteranno eventuali azioni di chiusura o di altre iniziative per arginare l’espandersi del focolaio all’interno dello stabilimento dell’Aia. Sono infatti 185 con 588 tamponi effettuati i positivi al covid, tutti asintomatici.
Secondo quanto riportato nella pagina Facebook del Comune: “I contagi non arrivano dall’interno dell’azienda ma da persone che sono rientrate al lavoro dopo le ferie, da oggi chi entra in azienda deve avere un esito negativo al tampone fatto preventivamente nel comune di residenza e non più all’interno dell’azienda come avveniva nei giorni scorsi”.
Molte delle persone contagiate risiedono in altri Comuni: a Vazzola, infatti, sono 15 le persone in isolamento fiduciario e altre 5 quelle in quarantena perché rientrate da paesi considerati a rischio.
Il focolaio si sta evolvendo con il passare delle ore e, tra le 185 persone contagiate, risultano anche 38 familiari dei lavoratori, sinonimo che il virus è uscito dall’azienda.
Nei giorni scorsi l’appello del sindaco Zanon, che invitava la cittadinanza al rispetto delle regole, all’uso della mascherina e all’igienizzazione delle mani; primo cittadino che ha lanciato una dura critica a chi nei social descrive Vazzola come “Un Comune impestato di gente in quarantena”: “È offensivo nei confronti dei cittadini e di chi si prodiga per la salute pubblica. Mi farebbe piacere che chi pubblica queste false notizie avesse il coraggio di parlare direttamente con il sottoscritto. Scusate lo sfogo ma non accetto insinuazioni di questo tipo”.
(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
(Foto: Archvio Qdpnews.it).
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