Vazzola, aggiornamento sui tamponi nella ditta Aia: per il momento 348 test, 57 risultano positivi

Come aveva spiegato in questi giorni il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi, la tamponatura alla ditta Aia di Vazzola, dove erano emerse 20 positività al Covid-19, è stata estesa a tutti i 675 dipendenti in via precauzionale (vedi articolo).

Tamponature che sono proseguite nella mattinata di oggi, venerdì 21 agosto, con 348 test di cui 57 positivi: nel pomeriggio sono stati effettuati altri 130 tamponi per la chiusura dell’indagine.

I dipendenti che risultano essere in ferie saranno sottoposti allo screening prima del loro rientro in azienda, mentre la prossima settimana verranno nuovamente ripetuti i test ai negativi: per il momento i positivi risultano essere tutti asintomatici.

Come avevano fatto sapere i sindacati, l’azienda aveva attivato l’utilizzo del termoscanner per la misurazione della temperatura corporea dei dipendenti all’ingresso nello stabilimento, mentre i sindacati stessi, secondo quanto da loro riferito, avevano richiesto e ottenuto dall’Ulss2 uno screening a tappeto dei lavoratori, al fine di avere una fotografia più precisa di quello che è il livello di infezione (vedi articolo).

Nel frattempo, alcune lavorazioni erano state spostate su altri stabilimenti appartenenti al gruppo aziendale, in maniera tale da ridurre il numero di dipendenti nella struttura di Vazzola.

Un fatto che aveva destato qualche preoccupazione, fin dal primo annuncio delle prime positività e su cui, al momento, si sono espresse anche le Rsu Fim Fiom Uilm dell’Electrolux di Susegana, che hanno diffuso la propria proposta a riguardo: la sospensione dell’attività, con la messa in quarantena pagata dei dipendenti, almeno per dieci giorni.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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