Vazzola, la maggioranza boccia l’abolizione del Pat. Il sindaco: “Serve confronto, non terzi pareri”

La tanto discussa abolizione del Pat (Piano di assetto del territorio) proposta dai consiglieri di minoranza di Vazzola è stata rigettata. Non è bastato il lungo e acceso dibattito a smuovere i voti del gruppo di maggioranza, che ha votato compatto contro la proposta di abolizione.

La proposta era stata presentata dai consiglieri Fabio Miotto, Andrea De Vido, Claudio Modolo e Floriano Franzon il 20 ottobre scorso, poiché il parere del comitato tecnico della Provincia di Treviso aveva evidenziato numerose discrepanze sia sul piano normativo, giudicato “prolisso e ripetitivo” che su quello legale. “Pura propaganda politica”, aveva commentato il sindaco Pierina Cescon (qui l’articolo).

“Non è semplice seguire un discorso tecnico – spiega il sindaco – se bisogna tener conto delle dichiarazioni della minoranza che riportano pari pari quanto scritto dall’autore del testo. Le osservazioni del comitato tecnico non sono né rituali nè condivisibili – prosegue – La Provincia non deve esprimersi nel merito del Pat e tirare in ballo le differenze col Pati (Patto intercomunale di assetto del territorio), non serve perché ora per la stessa Provincia potrebbe essere qualcosa di diverso. La delibera del comitato è stata erroneamente indotta al Comune di Vazzola e quindi trasmessa solo a titolo collaborativo e consultivo”.

“Non potrei mai pensare di andare contro la provincia – conclude Cescon – perché vige il principio della leale collaborazione, inoltre lo stesso architetto autore del testo trasmetterà alla stessa Provincia e al Comune una lettera con le sue considerazioni in merito. Se venisse abolito il Pat ci sarebbe un doppio danno, sia per quanto riguarda la leale collaborazione che sul piano normativo, perché si tornerebbe al Prg (Piano regolatore generale comunale) del 1985. Avere terzi pareri, come proposto dal consigliere Miotto, sarebbe inutile, perché per arrivare ad un risultato bisogna confrontarsi e fare tavolo con i tecnici, in modo da arrivare ad un compromesso”.

Il Pat, lo strumento comunale di pianificazione strategica in merito allo sviluppo urbanistico a lungo termine, deliberato lo scorso 5 aprile 2017, è la prosecuzione del Pati (Piano di assetto del territorio intercomunale) condiviso anche da Mareno di Piave e Santa Lucia. La passata amministrazione dell’ex sindaco Maurizio Bonotto aveva intrapreso i lavori di definizione del testo e l’attuale giunta, guidata dal sindaco Pierina Cescon, l’ha approvata attualizzandolo al contesto odierno.

Amare le considerazioni della minoranza (qui tutte le dichiarazioni): “Il comitato tecnico è l’organo addetto al controllo dei Pat provinciali, pertanto lo ritengo fondamentale – commenta dai banchi dell’opposizione il consigliere Fabio Miotto  – Non ci piace ammetterlo, ma siamo stati profeti di ciò che non volevamo vedere e con questo parere si è aperto il ‘giudizio finale’. Fin dalla sua adozione, il Pat è stato un disastro”.

(Fonte: Thomas Zanchettin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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