Ieri mattina, nel viale alberato che porta al cimitero di Vidor, è stato ritrovato un cartone appeso ad un albero che riportava la scritta “Beatrice Da Riva il tuo posto è il cimitero”.
Un episodio gravissimo che si aggiunge ad altri atti intimidatori avvenuti in passato nei confronti di Da Riva, 31enne mamma di una bambina di due anni e consigliere comunale di minoranza in paese.
Con coraggio e tanta forza d’animo, la giovane donna sta affrontando insieme alla sua famiglia questo momento delicato, consapevole della vicinanza di un’intera comunità che ha condannato fermamente il gesto.
“Un anno fa – spiega Da Riva – è stato trovato un altro cartello, sempre appeso su un albero del viale che porta al cimitero di Vidor, con una scritta simile. Avevamo fatto girare la foto su alcuni gruppi del Comune, finché una persona ci ha detto che un anno e mezzo prima ne aveva trovato un altro quasi uguale, che non mi era stato mostrato perché all’epoca ero incinta. Ovviamente ero andata a sporgere denuncia ai Carabinieri, anche se non ho nulla di certo sull’identità del responsabile di queste minacce”.
“Ieri due signore hanno trovato un altro cartello mentre passeggiavano nella stessa zona – continua -. Hanno cercato di contattarmi ma non mi hanno trovata, allora hanno chiamato mia mamma. Lei è venuta a casa con il cartello e, ancor prima che mi spiegasse il motivo, avevo intuito cosa fosse successo guardando il suo volto”.
“Anche questa volta sono andata dai Carabinieri a sporgere denuncia – conclude -. Ringrazio tutte le persone che in queste ore mi stanno inviando messaggi di solidarietà per quello che è accaduto. Il consigliere regionale Tommaso Razzolini insieme all’assessore regionale Elena Donazzan, al vicepresidente della Provincia di Treviso Martina Bertelle e al sindaco di Vidor Mario Bailo si sono fatti sentire subito e li ringrazio per questo. Questo episodio ci fa capire quanto sia importante investire nel sensibilizzare le persone rispetto a temi come la violenza nei confronti delle donne e non solo”.
Come ha confermato la stessa Da Riva, il mondo della politica locale e regionale e la cittadinanza hanno condannato subito il gesto, esprimendole la loro solidarietà per quanto accaduto.
“È notizia di ieri – commentano dal Comune di Vidor – il rinvenimento di un cartello minatorio rivolto ad uno dei consiglieri del nostro Comune. Tutta l’amministrazione è solidale nel condannare questo atteggiamento e, esprimendo la massima vicinanza alla nostra collega, attuerà tutte le iniziative e tutte le collaborazioni possibili, affinché il responsabile venga individuato e punito. Atteggiamenti deplorevoli come questo non dovrebbero nemmeno accadere all’interno di piccola comunità unità come la nostra”.
Anche l’assessore regionale Donazzan si è espressa su questa vicenda e ha diffuso una nota in cui mostra la sua vicinanza al consigliere Da Riva.
“Quello che è accaduto ieri mattina a Vidor è inaccettabile – commenta Donazzan – e merita una ferma condanna verso l’autore del gesto. È già il terzo episodio, nel giro di qualche anno, che vede minacciata l’incolumità del consigliere comunale vidorese Beatrice da Riva. Da assessore regionale alle pari opportunità, insieme al consigliere regionale Tommaso Razzolini e alla vicepresidente della Provincia di Treviso Martina Bertelle condanniamo fortemente tale gesto nei confronti della consigliera Da Riva”.
“Chi la conosce – conclude – può ritrovare in lei sempre grande disponibilità e trasparenza. Queste minacce sono ingiustificate e da veri vigliacchi. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Beatrice”.
(Foto: per concessione di Beatrice Da Riva).
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