Casa Maria Adelaide di Vidor riapre il centro diurno: nuove misure di contenimento e nuovo centro a Paderno

Finalmente, dopo tre mesi di chiusura a causa del Coronavirus, Casa Maria Adelaide di Vidor riapre il centro diurno per persone con disabilità, seguendo le nuove disposizioni dettate dalle normative di prevenzione dal Covid-19.

Gabriella Mazzero, la coordinatrice del Centro Diurno della cooperativa La Rete che gestisce il servizio, spiega come sono cambiate le regole e a quali difficoltà sono andati incontro per poter riaprire il centro diurno: “Secondo le disposizioni del decreto regionale 595 del 2020 possiamo gestire i ragazzi con disabilità per gruppi di cinque. Per motivi di spazio, non riuscendo ad ospitare tutti gli utenti nella struttura di Vidor, abbiamo trovato una nuova sede a Paderno del Grappa, grazie al comune che ci ha messo a disposizione gratuitamente due ampie stanze e abbiamo organizzato tre turni diversi”.

“Appena ritornati, dopo il periodo di chiusura, gli utenti erano un po’ titubanti di tutti questi cambiamenti perchè si sono ritrovati con regole diverse alle quali non erano abituati come l’uso delle mascherine, l’igienizzazione delle mani, la misura della temperatura corporea, ecc. e hanno trovato anche spazi diversi, perciò per loro l’impatto non è stato semplice; poi però abbiamo visto che già nel corso della mattinata si sono rilassati avendo rivisto i compagni e gli operatori di sempre” continua.

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“Tengo a sottolineare che per realizzare la riapertura c’è stato un lavoro enorme di progettazione e preparazione, sia sulla carta che sulla struttura. Un ringraziamento va al sindaco di Pieve del Grappa che in questo modo ha dato la possibilità alle persone con disabilità residenti fuori Vidor di frequentare il centro nel loro territorio, accompagnati dalle loro famiglie senza dover prendere il pulmino” – conclude la coordinatrice.

Il sindaco di Pieve del Grappa Annalisa Rampin che appoggia l’iniziativa dichiara: “È con entusiasmo che abbiamo accolto la proposta del centro diurno “Il Sole” di ospitare nei nostri locali alcuni ragazzi con disabilità del territorio. Sappiamo bene quanto la chiusura di tutte le attività a causa del Coronavirus sia stata difficile per tutti ed in particolare nelle situazioni di fragilità. Quindi abbiamo molto apprezzato l’attivazione degli operatori del centro diurno nella ricerca di proposte alternative per restare vicini alle persone con disabilità e ai loro familiari”.

La direttrice di Casa Maria Adelaide Elena Bortolomiol commenta con queste parole il buon inizio della riapertura: “Abbiamo cercato di seguire molto i familiari e gli utenti con uno scrupoloso lavoro da parte del personale durante tutto il periodo del Coronavirus per dare l’assistenza migliore sia in comunità che in centro diurno ed è quello che continueremo a fare ancora di più ora post Covid-19, modificando il senso della cura e l’organizzazione”.

(Fonte: Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
(Foto: La Rete Cooperativa).
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