Luna torna finalmente a casa, finisce nel migliore dei modi l’odissea dagli States: “Sono stati momenti difficili”

Si conclude con un lieto fine l’odissea di Luna, ragazza 19enne di Vidor (nella foto con alcuni colleghi) che era rimasta bloccata ad Orlando, in Florida, assieme ad altri suoi 134 coetanei e giovani lavoratori che, dopo essere stati messi in congedo a tempo indeterminato dalla direzione del noto parco divertimenti Disneyworld, si è ritrovata senza lavoro il 6 aprile scorso a causa dell’effetto coronavirus negli Usa, facendo iniziare tutta una serie di difficoltà burocratiche e non per tornare in Italia (qui l’articolo).

L’azienda ha dovuto chiudere i battenti temporaneamente a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria provocata dal nuovo Coronavirus e, successivamente, i come altri parchi nazionali anche la struttura di Orlando ha dovuto chiudere. Da lì il passo verso il licenziamento di Luna assieme agli altri ragazzi è stato breve, ricevendo una mail che annunciava la perdita del posto di lavoro, rendendo d’obbligo un ritorno in patria.

La giovane è tornata alle 9 del mattino di lunedì scorso, 20 aprile 2020, dopo un viaggio lungo ed estenuante.

Incertezze e paura quindi nell’immediato per Luna. Fortunatamente, con l’aiuto dei ragazzi e dei rispettivi “manager”, la ragazza è riuscita nelle scorse settimane a contattare la Farnesina, che dopo aver seguito da vicino il caso, è riuscita ad organizzare un volo speciale con la compagnia Neos riconducendola a casa in sicurezza e senza ulteriori problematiche.

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“Il volo è stato massacrante, quasi 15 ore di volo – racconta la giovane vidorese -. Siamo partiti da Orlando, facendo tappa anche a Santo Domingo per poi arrivare a Roma, da lì siamo proseguiti per la volta di Milano, destinazione finale del volo. Successivamente io e una mia amica abbiamo dovuto affittare un’auto per arrivare a Venezia, in modo che mia madre potesse venire a prendermi. Una vera e propria odissea“.

“La preoccupazione maggiore era per alcuni di noi il prezzo del biglietto, dopo aver trovato il volo – sottolinea – certi miei amici erano ad esempio arrivati da poco a lavorare per la struttura e non avevano ancora abbastanza soldi per comprare il ticket, con prezzi che partivano dagli 800 euro in su, ci siamo dati una mano a vicenda”.

E inizialmente vi era il rischio di dover andare a New York a prendere il volo – prosegue – fortunatamente siamo riusciti, grazie alla Farnesina, ad avere il volo da Orlando con i nostri “manager” che hanno organizzato anche i pullman per portarci all’aeroporto. Sono stati momenti difficili ma ora tutto è finito“.

Ora Luna dovrà passare in quarantena una ventina di giorni, per obbligo, in una stanza a casa dei genitori senza contatti poichè è entrata in contatto con molta gente sia in Usa che durante il volo e il trasferimento fino a Venezia.

Ma la giovane, ha voluto puntualizzare su come negli States o almeno ad Orlando la gente non veda questa epidemia come un pericolo reale: “Quando in queste ultime settimane uscivo per andare a fare la spesa o a prelevare – dichiara Luna – ho notato che gli statunitensi non rispettavano alcuna norma di sicurezza, alcuni senza guanti nè mascherine soprattutto nei supermercati e gente che usciva tranquillamente anche in compagnia“.

La 19enne, partita con grande entusiasmo in America in cerca di una nuova vita e di nuove esperienze, si augura che tutto questo passi per poter magari un giorno tornare nel nuovo continente: “Non nascondo che mi dispiace lasciare gli Usa – afferma Luna – spero, qualora finisse la pandemia, di avere una nuova opportunità, a causa del virus io ho perso un lavoro fantastico. Il mio augurio è di ritornare a viaggiare e a conoscere nuove persone e nuovi posti”.

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di Luna Prevedello).
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