“Preoccupato per questo incontro”. In settimana nuovo sopralluogo dei Carabinieri sul Piave

In settimana i Carabinieri del Comando Provinciale di Treviso dovrebbero tornare all’abbazia di Vidor e nelle vicine zone del Piave alla ricerca di nuovi elementi utili per le indagini sulla morte di Alex Marangon, il barista venticinquenne di Marcon trovato privo di vita in un isolotto sul Piave a due giorni dalla sua scomparsa.

Gli ultimi a vedere in vita Alex sono stati gli organizzatori e i partecipanti del rito New Age che si stava tenendo all’interno dell’abbazia di Vidor. 

Dopo l’autopsia ora gli inquirenti stanno indagando per omicidio volontario e per questo motivo sarà fondamentale cercare di ricostruire le sue ultime ore di vita e soprattutto chi possa aver voluto la sua morte.

Al momento sconosciuto anche un possibile movente. Ma proprio per cercare di far luce su quello che ad oggi sembra un vero e proprio giallo, i Carabinieri hanno risentito anche alcune persone che hanno partecipato a quella maledetta notte. 

Come riporta l’Ansa, Alex Marangon aveva già partecipato a due incontri del rituale al centro dell’indagine sulla sua morte ma era preoccupato in vista del terzo, quello dopo il quale è stato trovato morto.

Il giovane avrebbe confidato questa sua paura ad un amico manifestando “timori e preoccupazioni” in vista dell’appuntamento, ma non è chiaro se questa circostanza sia già all’attenzione degli inquirenti che stanno ricostruendo le circostanze della sua morte. 

Ieri il procuratore di Treviso ha spiegato come la morte del giovane sia avvenuta per cause violente e non accidentali e per questo motivo risulterà fondamentale anche capire come Alex sia stato ucciso.

Al momento nessun’arma del delitto è stata trovata, ma non è escluso che, chi lo ha ucciso, abbia usato un bastone o un sasso del Piave. 

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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