Tutti negativi al Covid-19, le rassicuranti notizie dalla comunità per persone con disabilità Casa Maria Adelaide di Vidor

Dopo l’annuncio della Casa di Riposo ed Opere Pie Riunite della scorsa settimana, un’altra bella notizia è giunta ieri, lunedì 27 aprile 2020, da Vidor: anche a Casa Maria Adelaide, la comunità alloggio per persone con disabilità, sono risultati tutti negativi al Covid-19.

Come da protocollo della task force della Regione Veneto, il 22 aprile due infermiere Ornella Braghette e Maria Favero si sono recate nella struttura per effettuare i tamponi al personale e a tutti gli ospiti per verificare la positività o meno al Coronavirus e, dopo alcuni giorni, sono arrivate le risposte.

Il dottor Silvio Nasato, presidente della Cooperativa La Rete che gestisce la struttura e la direttrice dei servizi Elena Bortolomiol, dichiarano: “Siamo particolarmente contenti degli esiti dei tamponi effettuati mercoledì scorso, risultati tutti negativi. Questo è il frutto di un impegno comune e costante di tutti, a partire dagli ospiti della comunità, che in questi due mesi di chiusura forzata si sono sempre comportati con maturità e pazienza, e quando si sono sottoposti al tampone non hanno mostrato la minima insofferenza, cosa non scontata, tanto che hanno avuto il plauso del personale sanitario che ha eseguito il test”.

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“Un particolare ringraziamento va poi agli operatori, agli OSS, agli educatori, alle ausiliarie che si sono prodigati nel fornire il massimo impegno professionale e operativo. Infine ringraziamo l’equipe tecnico direzionale composta dalle due coordinatrici, ben coadiuvate dalle consulenti esterne e dalla responsabile amministrativa. Ma, oltre ai protagonisti diretti, vogliamo ricordare anche tutti quelli che hanno contribuito a sostenerci in questo difficile periodo: i famigliari, i volontari, l’amministrazione comunale, l’Unità operativa complessa disabilità di Montebelluna, l’associazione Casa Maria Adelaide, compreso l’intero consiglio di amministrazione della Cooperativa. Crediamo che in queste settimane di emergenza ci siamo sentiti, ancora di più, una vera comunità solidale e inclusiva, e questa esperienza ci sarà di insegnamento per il futuro, confidando di tornare al più presto ad una normalità.”

La coordinatrice della comunità alloggio Franca Sartor spiega: “Il Coronavirus ci ha costretto a cambiare: fare scelte difficili e controcorrenti che si sono dimostrate vincenti. Nessuno di noi avrebbe mai pensato di doverle fare ma oggi siamo contenti perché l’attenzione e il lavoro scrupoloso fatto da tutti gli operatori ha dato il risultato sperato”.

La coordinatrice del centro diurno Il Sole Gabriella Mazzero aggiunge: “Da quando il centro diurno è chiuso si sono aperti molti altri canali perché mantenere i contatti con i nostri ragazzi è molto importante. Abbiamo creato un gruppo whatsapp con scambi di messaggi quotidiani, foto e filmati che ci permettono di viverci e tenerci in contatto, di scherzare e relazionarci come fossimo ancora insieme. Le telefonate e le videochiamate sono costanti per scambi educativi, idee su come gestire le giornate, saluti o solamente per tenerci in contatto. Per dare un’idea in un mese e mezzo i soli contatti telefonici sono stati circa 200, poiché il centro diurno non si deve fermare nonostante tutto.”

A congratularsi con Casa Maria Adelaide anche il sindaco di Vidor Albino Cordiali che dichiara: “Mi complimento per questo esito. È stata premiata la preparazione di tutto il personale che è stato attento a controllare la salute degli ospiti e grazie alla direzione che ha coordinato la gestione della situazione di emergenza. Le due strutture importanti e più a rischio per Vidor: la casa di riposo e la comunità per persone con disabilità sono state salvaguardate”.

(Fonte: Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
(Foto: Casa Maria Adelaide).
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