Cesana Malanotti, al vaglio delle autorità consulenze per 1,2 milioni di euro ordinate dal precedente Cda. Maso: “Già consegnato un parere legale”

Prima presenza in consiglio comunale per il nuovo presidente dell’istituto Cesana Malanotti, l’avvocato Giuseppe Maso, che in aula ha relazionato sulle attività e sui progetti del neo insediato consiglio di amministrazione.

Dopo aver evidenziato il difficile periodo vissuto dall’istituto negli ultimi due anni a causa della pandemia, situazione che ora appare superata tanto che la struttura da alcuni mesi è Covid-free e sono ripresi gli ingressi (al momento occupati 270 dei 280 posti letto nelle due strutture), Maso ha evidenziato che ora l’istituto deve fare i conti con i maggiori costi energetici.

Superata anche l’emergenza legata alla carenza di personale amministrativo per il mancato assolvimento dell’obbligo vaccinale da parte di alcuni dipendenti, grazie alla collaborazione con Casa Fenzi e all’assunzione di due persone a tempo determinato, oltre alla recente assunzione a tempo indeterminato di una persona, Maso ha illustrato ai consiglieri i lavori per il nuovo padiglione (avvio previsto per fine giugno) che porterà l’istituto ad avere complessivamente 300 posti letto.

La cassa dell’Istituto al 31 dicembre 2015, ultimo anno pieno del consiglio di amministrazione Botteon, era di 3.244.504 euro, mentre al 31 dicembre 2020, ultimo anno pieno del cda Castro, era di 2.210.101 euro – ha illustrato Maso -. Al 31 dicembre 2021 la cassa è aumentata a 2.722.211 euro, liquidità che ci permetterà di pagare i circa 2,5 milioni di euro del nuovo padiglione per metà circa con i soldi dell’istituto e il resto con un mutuo“.

“Le spese di gestione e per il personale sostenute nel precedente mandato sono in linea con quelle degli anni precedenti. Le spese per manutenzioni invece sono state ridotte rispetto al passato, mentre sono aumentate – ha evidenziato Maso – le spese per consulenze sia legali che tecniche. L’attuale consiglio di amministrazione ha già ridotto in maniera drastica le spese per consulenze e intende proseguire su questa linea”. In cinque anni il precedente cda ha speso circa 660 mila euro per consulenze legali e circa 600 mila euro per consulenze tecniche, a cui si sommano i 188 mila euro circa di spese legali affrontate dalla Cesana Servizi.

“All’inizio del nostro mandato abbiamo incontrato il collegio dei revisori. E dal confronto è emerso come i bilanci dell’istituto siano stati redatti con chiarezza. Inoltre, in più occasioni i revisori hanno mosso dei rilievi al passato cda. E proprio in merito al costante ricorso a consulenze, l’attuale consiglio è stato costretto a chiedere un parere legale a un avvocato che, oltre a redigere il parere, lo ha consegnato insieme alla verifica ispettiva svolta dalla Regione nel 2019 alle autorità competenti affinché possano valutare i rilievi segnalati” ha reso noto Maso.

In relazione alle spese per consulenze, il consigliere comunale Gianantonio Da Re (Lega) ha commentato “Non credo che il Comune di Vittorio Veneto abbia speso tutti questi soldi”, per poi criticare duramente la gestione del cda presieduto da Maurizio Castro.

Maso ha infine reso noto che al momento non c’è la volontà di procedere con il recupero del Luzzatti ipotizzato dal precedente consiglio di amministrazione per una spesa di due milioni e mezzo di euro.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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