Firme doppie a Vittorio Veneto, esposto alla Prefettura di Ottavio Pasquotti, e Forza Italia prende le distanze: “Spieghino”

I candidati a sindaco hanno stigmatizzato a parole e fomentato polemica politica, Ottavio Pasquotti (nella foto) politico di lungo corso, segretario provinciale del Psi, rimasto a margine della corsa elettorale cittadina, ha preso carta e penna, e sulla questione delle presunte irregolarità nella presentazione delle liste ha scritto un esposto destinato a Prefetto, Carabinieri e Questura. 

Non si può stare zitti, leggendo la stampa sono state lanciate accuse pesanti – spiega – , ma se qualcuno sapeva e ha taciuto, penso anche alla commissione elettorale,  mi sono fatto delle domande che ho girato al Prefetto perché si rischia che nemmeno le elezioni siano valide, da richiesta di annullamento”. 

Spropositato? Forse, ma intanto Pasquotti ha evidenziato nella sua nota: “rilevo che da numerosissime fonti di informazione vengono evidenziate presunte irregolarità nella raccolta delle firme a corredo delle liste per la elezione del Sindaco e dei Consiglieri Comunali, con particolare riguardo alle procedure di raccolta e di autentica delle stesse. Ad esempio: firme apposte dalle stesse persone su più liste, cosa data per scontata anche da dichiarazioni di candidati Sindaco; firme raccolte per altri scopi ed utilizzate per le liste comunali; firme raccolte in altro comune e autenticate da un amministratore di altro comune e/o fuori del comune di Vittorio Veneto; firme fotocopiate; firme raccolte in altro comune e in data molto antecedente alla effettiva preparazione delle liste e quindi su moduli diversi o in bianco o non completi con i nominativi del candidato sindaco e dei candidati consigliere. Sono in piena evidenza – afferma nell’esposto – irregolarità molto gravi, che vanno ben oltre l’involontaria firma di più liste e che se fossero dimostrate, potrebbero avere rilevanza anche penale. Si rileva inoltre che l’eventuale nullità di liste a seguito delle irregolarità segnalate, ma presenti comunque nella scheda elettorale, falsa gravemente il risultato elettorale e distorce la volontà degli elettori ingannati dalla presenza di coalizioni e/o liste che non hanno titolo per essere ammesse alla competizione elettorale”.

Per tutto questo nell’esposto viene chiesto di verificare se le date e il luogo di autentica delle firme delle liste presentate siano quelle in cui la raccolta e l’autentica sono avvenute e se le commissioni preposte abbiano effettuato gli indispensabili controlli e preso i relativi provvedimenti se dovuti. 

La campagna elettorale vittoriese potrà giocarsi a questo punto molto sulla questione nata a ridosso della presentazione delle liste: anche Forza Italia, che sostiene Antonio Miatto prende le distanze con il suo coordinatore Giuseppe Maso: “Intanto sono stato l’unico ad aver fatto richiesta di accesso agli atti, per verificare ma in questo momento non è possibile. Il fatto è gravissimo, chi ha sbagliato è giusto che paghi. Ho sentito accuse di presenza di accozzaglie nelle nostre liste. Noi abbiamo poco da spartire con Fratelli d’Italia, con la Lega invece abbiamo fatto maggioranze ovunque e anche opposizione insieme. Tocca a Fratelli d’Italia spiegare cosa è successo, visto che parrebbe che riguardasse la loro lista. Per quanto ci riguarda noi siamo a posto, e per l’accusa di avere il sostegno di Casapound non ci risulta, siamo moderati e non lo vogliamo proprio. Sarebbe grave se lo avesse fatto la Lega. Ma Antonio Miatto ci ha assicurato che non è così”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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