Furti e tentati furti a Vittorio Veneto: all’opera la “banda del tramonto”, febbrili indagini in corso

Dopo i tre furti delle scorse settimane, negli ultimi giorni altri colpi nelle abitazioni sono stati messi a segno nella zona di Carpesica, in una laterale di via Martel e in centro. All’opera è ritornata evidentemente la cosiddetta “banda del tramonto” poiché le effrazioni, furti e tentativi stanno avvenendo proprio all’imbrunire, tra le 18 e le 20.

In via Mercantini i malviventi sono entrati in azione poco prima delle 18.30, e sono riusciti ad asportare gioielli e monili, per un valore ancora da quantificare, prima che il proprietario rientrasse dal lavoro e potesse sorprenderli.

Pochi istanti prima un altro furto ancora a Carpesica e sempre in via Giardino. Anche qui, è stato scoperto martedì sera, intorno alle 18: l’abitazione ricavata dall’ex latteria, accanto all’abitazione dell’onorevole Giancarlo Scottà è stata svaligiata, e il proprietario, parente della vittima di via Mercantini, si è accorto del furto, un orologio da uomo il bottino, dopo essere rincasato dal lavoro.

Una strana coincidenza. “Girano nella zona ben definita dove si concentrano i furti a Carpesica – afferma Gianluca Posocco, consigliere comunale di minoranza – La gente sta pensando di fare qualcosa che possa assomigliare a controllo di vicinato, ma qui da tempo doveva esserci una telecamera, magari si poteva riprendere qualcosa di utile se all’opera fosse la stessa banda, non ci sono molte strade. Prendiamo esempio da Tarzo dove è attivo un controllo tra cittadini (qui l’articolo) con un programma guida stilato dal Comune con la Prefettura”.

Ma la notte tra martedì e mercoledì è stata davvero uno stillicidio, e un super lavoro per i Carabinieri. Oltre ai furti messi a segno diversi sono stati tentati e sventati, o dalla presenza all’interno dei proprietari o per l’allarme innescato. Le segnalazioni ai Carabinieri riguardano infatti anche il tentativo in una villetta di via Turati, uno in via Giusti, e in una abitazione di via Scrivia. Si pensa possa essere lavoro di una stessa banda e sono in atto febbrili indagini, utilizzando le immagini delle videocamere di sorveglianza, e incroci di dati per riuscire a risalire ai responsabili.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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