Sessant’anni e non sentirli. Questa è la sensazione che il coro Ana di Vittorio Veneto nato nel lontano 1958 trasmette. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata molta, ma questo coro, fiore all’occhiello della sezione Ana di Vittorio Veneto del presidente Franco Introvigne, è riuscito a rimanere fedele a sè stesso, portando avanti quei valori di solidarietà e di memoria storica cari agli alpini e alla gente del territorio.
Basta entrare nella sede del coro nella vecchia filanda di San Giacomo di Veglia e dare un’occhiata alla foto appese alle pareti per capire quante persone in questi sessant’anni anni si siano passate il testimone e quante uscite abbia collezionato questo coro in Italia e nel mondo.
Guidato dal presidente Alessio Toffolon, il coro è composto da una quarantina di elementi tra alpini e amici. Per statuto l’unico ad avere l’obbligatorietà della “naja alpina” è il presidente. Abilmente diretto dal maestro e compositore Carlo Berlese, il coro ha un repertorio che spazia dalle canzoni della tradizione alpina, al popolare, senza dimenticare il repertorio sacro. Nell’ultimo anno, per la ricorrenza del centenario, il filone principale è stato quello dei canti legati alla Grande Guerra.
Domani, sabato 10 novembre, alle 20.30, il coro Ana di Vittorio Veneto festeggerà i suoi primi sessant’anni con un concerto nell’aula magna del seminario vescovile. Oltre al coro della sezione vittoriese, si esibiranno il coro Conegliano e il coro Ana Cime d’Auta.
Per l’occasione il maestro Carlo Berlese ha scritto e armonizzato la canzone inedita “Siamo i vostri fratelli”. I coristi l’hanno eseguita in anteprima come saluto ai lettori di Qdpnews.it. Un brano stupendo che racchiude tutti i valori che questo straordinario coro, con passione ed entusiasmo, porta avanti da sessant’anni.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Intervista video a cura di Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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