Venerdì 22 giugno, l’ambasciatrice della Repubblica Ceca Hana Hubáčková (nella foto) sarà in visita a Vittorio Veneto. Verrà infatti inaugurato il pannello commemorativo dedicato ai combattenti della Legione Cecoslovacca che militarono nelle file del Regio Esercito Italiano durante il primo conflitto mondiale.
La struttura sarà installata all’interno del Museo della Battaglia. L’inizio della cerimonia è previsto per le ore 11.30. Presenzieranno una delegazione del Ministero della Difesa ceco ed alcuni rappresentanti dell’Associazione dei Legionari Cecoslovacchi.
Nel corso del primo conflitto mondiale molti cittadini cechi e slovacchi abbracciarono la causa degli Alleati volendo lottare per l’indipendenza della futura Repubblica Cecoslovacca che sarebbe diventata la loro patria una volta resasi autonoma dall’impero austro-ungarico. Non era una scelta che poteva essere presa alla leggera: quegli uomini – in quanto formalmente sudditi di Francesco Giuseppe – in caso di cattura sarebbero stati considerati “traditori” e quindi giustiziati come accadde ai nostri Cesare Battisti, Fabio Filzi e Nazario Sauro.
Durante gli anni 1917 e 1918, questi volontari furono inquadrati nei ranghi della Legione Cecoslavacca, battendosi al fianco degli italiani e prendendo parte – in terra veneta – alla grandiosa Battaglia del Solstizio, l’ultima offensiva tentata dalle forze della Duplice monarchia, per chiudere la partita con l’avversario d’oltralpe. In quella battaglia l’impero d’Austria gettò le sue ultime risorse, dissanguandosi e preparando così il terreno a ciò che, pochi mesi dopo, sarebbe accaduto con l’episodio finale del conflitto, che fu consegnato alla storia con il nome della nostra città.
Nel giugno del 1918, durante i giorni della Battaglia del Solstizio, ben 40 Legionari Cecoslovacchi presi prigionieri dagli austro-ungarici vennero giustiziati con l’accusa di tradimento. L’episodio più tragico accadde proprio sul Piave, alla vigilia dell’offensiva quando, tra il 14 e il 15 giugno, quindici di essi vennero catturati, portati a Conegliano, processati e poi in parte fucilati e in parte impiccati.
(Fonte: Comune di Vittorio Veneto).
(Foto: www.mc.rs).
#Qdpnews.it