Pesca…rara nelle acque di Bibione, trovati Trigone viola e bluefish: il racconto di Michele, pescatore per passione

Pesca fortunata per un gruppo di appassionati della zona: martedì 11 agosto, in un’attività sulla spiaggia di Bibione, sono state allamate due specie rare nei nostri mari.

Sono stati abboccati infatti un trigone viola, di 15 chili, già in realtà privo di coda, probabilmente persa nelle reti dei pescherecci, e un bluefish (o pesce serra), dal peso di 4 chili.

“È stata una piacevolissima sorpresa – commenta ancora visibilmente soddisfatto Michele Carniel, un membro vittoriese del gruppo – sono specie che si trovano difficilmente nei nostri mari, e ciò vuol dire che i nostri mari sono ancora popolati da esemplari particolari”.

serra 3

Il trigone viola è più diffuso nei mari lontani, qui si fa molta fatica a trovarlo – spiega Carniel – Il bluefish, o pesce serra, è invece unico nel suo genere: originario dell’Oceano Indiano, si è diffuso un po’ anche nelle nostre zone. È attivo per due o tre anni, poi d’inverno migra verso mari più calde e potrebbe non farsi vedere anche per un decennio”.

Il gruppo che ha partecipato alla battuta di pesca era composto da un trio: gli esperti Marco Braido, di Treviso, e Igor Posocco, di Conegliano, insieme a Michele Carniel, il novello dei tre che si dice molto fortunato ad aver abboccato i due esemplari.

È interessante sapere che il gruppo dei tre appassionati utilizzi la tecnica del surfcasting, una disciplina sportiva che sfrutta l’andamento delle maree grazie alle quali possono essere prodotte delle turbolenze sottomarine di grande interesse per i pescatori.

trigone 1

Nata nell’Oceano Atlantico, questa pratica si è ora diffusa con successo nelle nostre coste; si effettua dalla spiaggia durante la notte per tutto l’anno, pur consapevoli di una maggiore difficoltà durante l’inverno, quando, anche a detta di Carniel, i nostri mari sono freddi e molti pesci migrano.

“Sono entrato da un anno e mezzo nel gruppo – afferma Carniel – e i miei compagni, molto più esperti di me, mi hanno insegnato moltissimo”.

“Ciò che non viene mai a mancare – prosegue – è l’etica e l’amore per l’ambiente: con il surfcasting pratichiamo uno sport nel massimo rispetto dell’ecosistema marino e costiero. Siamo molto legati a questo tema, ma purtroppo non è così per tutti i pescatori”.

E dunque, anche con questo episodio, viene confermata la biodiversità del nostro Mar Adriatico e con il surfcasting prende forma così un binomio inscindibile tra passione e totale rispetto dell’ecosistema.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: per concessione di Michele Carniel).
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