Quasi ufficiale: il presidente Mattarella non sarà a Vittorio Veneto per la fine del Centenario della Grande Guerra

Non ci sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (nella foto),  per il Centenario della fine della Grande Guerra, era nell’aria da diversi giorni e non si sa neppure chi verrà: “Io ho invitato solo il presidente – ammette il sindaco Roberto Tonon – e non altri. Se non viene… stiamo già pensando ad una prossima occasione per invitarlo e avere il presidente in città”.

Di più non vuole dire. In ogni caso la chiusura di un anno molto ricco di eventi per il Centenario pensati dall’amministrazione comunale vedrà ancora impegnati tutti, anche dopo il 4 novembre.

Intanto il 30 e 31 ottobre, dopo il raduno dell’Assoarma di questo fine settimana, sarà la volta de “L’Esercito vince”,  evento conclusivo delle Commemorazioni del Centenario dell’Esercito Italiano con ingresso da via del Fante in Piazza Giovanni Paolo I dei Lancieri di Montebello (8°) e dei Bersaglieri ciclisti. Quindi la cerimonia in piazza del Popolo e l’accensione della fiaccola con il fuoco prelevato dall’Altare della Patria, e l’accompagnamento dei cori vittoriesi.

Poi domenica 4 novembre, Festa dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate e il giorno del Centenario ci sarà la cerimonia pubblica con l’esposizione delle opere che giovani artisti internazionali hanno dedicato all’evento, e il concerto serale.

Se il presidente della Repubblica come pare sarà a Trieste il 4 novembre, per la chiusura ufficiale delle celebrazioni del Centenario, il sindaco si consola con i “report” positivi di tutte le manifestazioni e appuntamenti realizzati nel corso di questo 2018. “Stiamo portando a termine un anno di manifestazioni e appuntamenti per ricordare a tutta l’Italia – spiega – che Vittorio Veneto significa fine della Grande Guerra e inizio di una periodo di pace, abbiamo puntato non solo sulla valorizzazione della città ma di tutte le sue componenti. Da quelli che sono arrivati qui abbiamo avuto solo attestazioni di stima per la bellezza e l’accoglienza riservata dai vittoriesi alle manifestazioni e raduni d’arma”.

“Il programma – aggiunge – è durato un anno e durerà oltre. Il 6 novembre saremo ancora, a spese nostre perché il Comune non spenderà un centesimo di trasferte, a Londra per una nuova mostra del Fondo Marzocchi all’ambasciata italiana di Londa”. La città ha avuto i riflettori a livello internazionale, dal Pentagono a Londra e poi anche prossimamente a Canberra per lasciare il segno del messaggio “1918-2018. Quando scoppia la pace”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: it.wikipedia.org).
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