Si spostano le classi, non i prof: aule a tema, il Dante di Vittorio Veneto apre alla didattica innovativa (gallery)

Al Dante international college di Vittorio Veneto come in un vero college americano: una profonda innovazione caratterizza da quest’anno la linea didattica dell’istituto con l’introduzione delle aule a tema per i licei e la scuola secondaria di primo grado.

Ogni materia o gruppo di materie dispone di una sua aula: non più l’insegnante che si sposta di aula in aula, dunque, ma ogni insegnante viene raggiunto dalle classi nella sua aula specifica. Le classi si spostano. E in ogni aula si lavora e si studia per gruppi di lavoro, ci si immerge al cento per cento nell’atmosfera della materia che si sta affrontando.

Non solo. Ogni insegnante attrezza l’aula secondo il proprio modo di affrontare e condividere insegnando la sua materia. Perché ogni cosa in quell’aula è specifica e rimanda al focus didattico consentendo di avere sempre un’attenzione e una partecipazione che altrimenti nelle “solite” aule non si avrebbe. E allora ecco l’aula di matematica, di italiano, di storia e geografia, di scienze, di lettura, la digital. Il che è davvero tutto un altro pianeta rispetto alle scuole tradizionali, e se ne potrà avere un assaggio nelle prossime giornate della scuola aperta.

Siamo l’unica scuola nella zona che ha prodotto questa innovazione, che sta dando molta soddisfazione a insegnanti e allievi – conferma Claudio Dall’Arche, presidente dell’Istituto – C’è una simile esperienza a Oderzo, ma qui per Vittoriese, Coneglianese, Vallata del Soligo e Bellunese siamo un punto di riferimento. Dove il concetto di didattica è capovolto e aiuta davvero i ragazzi in un apprendimento integrato, dove viene favorita la partecipazione di tutti. Dove la programmazione si sviluppa per domande piuttosto che per enunciati, e dove la disposizione dei banchi in tutte le nostre classi è a ferro di cavallo, o a isole di lavoro. E inoltre tutte le nostre classi per ogni ordine e grado non possono contare più di diciotto allievi”.

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Si capisce che il rendimento diventa dunque elevato e gli studenti escono con abilità tali da poter affrontare più facilmente la società e il mondo in cui dovranno operare. L’investimento è stato notevole, ma la novità è stata ben accolta e ci si aspetta che il risultato possa anche superare le aspettative.

“Gli studenti hanno risposto in modo entusiasmante alla novità – conferma Dall’Arche – pensavamo ad un periodo di confusione che potesse scombussolare tutti, soprattutto nei cambi orari. Ma non è successo. Abbiamo visto che i ragazzi in questo modo si innamorano invece delle loro aule, che sono tutte vere e proprie palestre didattiche: mi viene in mente l’aula di storia e geografia con la planimetria della terra a fare da banco (nella foto in alto), realizzata dallo stesso professore”.

Per ora al Dante International College ci sono 170 allievi, dalla prima classe della scuola primaria alla quinta del liceo scientifico internazionale “Digital Business Creativity” delle scienze umane e sportivo. Ma è pensabile che grazie anche alle materie e agli indirizzi innovativi di cui dispone, le iscrizioni siano destinate ad aumentare.

L’ideale sarebbe arrivare a 220-250 studenti – si augura Dall’Arche -, e con le giornate delle scuole aperte faremo vedere le potenzialità del Dante International e la sua didattica innovativa. Con la particolarità che risulterà immediato l’approccio e il largo uso dell’e-learning per un apprendimento diverso, con la relativa piattaforma di Progetto web fin dalla scuola primaria. Dove anche l’insegnamento dell’informatica è trasversale alle materie e ai diversi ordini e gradi di istruzione”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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