Terapia intensiva è salva, a Vittorio Veneto assegnati quattro posti letto. Accolto l’emendamento della minoranza

Terapia intensiva a Vittorio Veneto è salva e il Comitato per la difesa della Sanità pubblica dell’Alta Marca, recentemente formato a Vittorio Veneto, ma operativo in tutta la zona pedemontana esulta: ha ottenuto un primo risultato. Lo hanno comunicato i consiglieri Regionali di LeU Ruzzante e  e di Italia in  Comune Bartelle,  che il comitato ha già ringraziato per l’esito positivo del loro impegno, con una brevissima nota: “Schede ospedaliere, a Vittorio Veneto, all’interno dell’Ulss 2 Marca Trevigiana siamo riusciti ad ottenere un importante risultato: l’aggiunta di 4 posti letto per l’attivazione di Terapia intensiva, che nelle schede presentate dalla Giunta Zaia non erano proprio previsti  e impegnandoci noi stessi a intervenire con forza per ottenere la realizzazione di questi posti letto, già previsti nelle Schede Regionali del 2002 e del 2013 e mai attivati, indispensabili per garantire la qualità e la sicurezza dell’Ospedale di Vittorio Veneto e il suo mantenimento a struttura per acuti”. 

I consiglieri regionali Piero Ruzzante (LeU) e Patrizia Bartelle (Italia in Comune), su segnalazione della Federazione Provinciale di Sinistra Italiana, avevano presentato lo scorso 19 aprile in Quinta Commissione un emendamento alle schede ospedaliere che chiedeva proprio la reintroduzione nell’Ospedale di Vittorio Veneto di 4 posti letto di Terapia Intensiva (rianimazione),“al fine di garantire anche a questa struttura e ai cittadini di questa zona un grado di sicurezza pari a quello assicurato ai pazienti di tutto il resto della Regione”.

Avevano evidenziato con le motivazioni espresse dal Comitato di non ritenere “scientificamente fondata, né eticamente sostenibile, l’affermazione per cui non sarebbe necessaria la Terapia Intensiva a Vittorio, perché i casi inviati ad altri Ospedali dotati di Terapia Intensiva sarebbero troppo pochi (una cinquantina). Tenuto conto anche degli aspetti territoriali e che l’Ospedale di Conegliano, incastrato in centro città, non è di facile accessibilità, riteniamo che l’attivazione dei 4 posti letto di Terapia Intensiva  consentirebbe di interrompere il processo di depotenziamento dell’Ospedale di Vittorio Veneto a struttura per non acuti e di evitare il concentramento delle emergenze/urgenze a Conegliano, con conseguente sovraffollamento, allungamento delle liste di attesa, trasferimenti ad altre strutture. Si eviterebbe così di fare spazio, attraverso la centralizzazione dei servizi e la desertificazione sanitaria pubblica delle aree periferiche, alle strutture private, attualmente poco presenti nella zona”. L’emendamento alla fine è stato accolto e un primo risultato ottenuto.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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