Vittorio Veneto, Comune in giudizio contro Banca Intesa: “Chiediamo la nullità dei derivati”

Vittorio Marco Dus Filckr

Il Comune in giudizio contro banca Intesa: lo annuncia il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale Marco Dus: “E’ ora di dire basta. Non siamo più disposti a pagare i debiti lasciati dai leghisti che ci stanno soffocando. Nel 2005 e 2006 furono sottoscritti contratti con costi impliciti e occulti, vanno annullati”.

Ritorna dunque l’annosa questione dei derivati che il Comune di Vittorio Veneto ha in essere con Banca Intesa San Paolo Spa.

Un contratto di 12.337.893 euro dal 29 dicembre 2015 con scadenza a fine 2024 e uno di 2.819.300 euro del 21 dicembre 2006 con scadenza a fine 2026, per un totale di circa quindici milioni di euro. Per i quali l’amministrazione attuale sta pagando oltre un milione all’anno, crescenti, da qui al 2026.

“Fin da subito la nostra amministrazione aveva chiesto una verifica per valutare eventuali criticità, visto che abbiamo sempre pensato che il Comune sia stato svantaggiato e ritenendo che vi siano stati costi impliciti e occulti – conferma Dus -. Il pool di professionisti incaricato per tentare di far risparmiare il Comune ha presentato una relazione dalla quale sono emerse delle criticità tecnico contrattuali, sia su presunte violazioni di norme sia di possibili responsabilità di Intesa Sanpaolo Spa”.

Nel corso del 2017 sono intercorsi più incontri e tentativi negoziali con Intesa San Paolo per valutare possibili soluzioni negoziali conciliative delle criticità segnalate. Ma sono andati a vuoto.

“Per questo – annuncia Dus – nell’ottica di tutelare gli interessi del Comune, abbiamo deciso di agire giudizialmente nei confronti di banca Intesa San Paolo per chiedere al giudice la nullità e/o l’annullabilità e/o la risolvibilità delle operazioni in derivati stipulati dal Comune di Vittorio Veneto”.

L’amministrazione ha affidato la sua tutela allo Studio Zammagni di Rimini con Finance Active, società di consulenza contrattualistica finanziaria.

“Mi auguro che la Lega non intenda gestire l’Italia come ha gestito Vittorio Veneto – ironizza amaramente il capogruppo – già i Vittoriesi sono indebitati fino al 2026, immaginatevi cosa stanno combinando con le casse dello Stato”.

Le proposte transattive a Banca Intesa sono state rigettate – conferma l’assessore al bilancio Giovanni Napol – e non ci rimane che andare in giudizio, e intanto aprire una strada. L’obiettivo è quello di recuperare almeno alcune somme indebitamente percepite a vario titolo dalla banca. Non sarebbe male per le casse comunali: abbiamo un bilancio sofferente di entrate correnti rispetto ad altri Comuni di pari grandezza. Siamo sotto in media di un milione di euro di entrate correnti rispetto agli altri, e questo incide sulla possibilità di investire, assumere personale e così via”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Filckr, European Committee of the Regions).
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