Vittorio Veneto, l’arte iraniana ha ammaliato piazza Flaminio, coda per la mostra di Pooran Harati Poor

Ha chiuso venerdì 30 agosto con un notevole successo la mostra espositiva “In(e)volution” che era stata allestita in P.zza Flaminio a Vittorio Veneto della pittrice iraniana Pooran Harati Poor (nella foto).

Nata a Esfahan in Iran nel 1983 si è laureata in Informatica e successivamente si è trasferita a Teheran per seguire la sua passione e continuare gli studi d’arte, laureandosi in pittura e tenendo corsi di disegno e tecniche varie, esponendo poi in diverse mostre e avviando il percorso delle personali.

Come quella vittoriese, molto apprezzata dai numerosi visitatori.Durante tutto il periodo estivo si è infatti assistito ad un vero e proprio viavai di curiosi ed amanti dell’arte per Vittorio Veneto, che hanno potuto sia vedere le opere esposte che conoscere di persona la loro realizzatrice

Un percorso artistico guidato, che come lei stessa scrive, si può definire così:  “Cos’è l’evoluzione? Di questi tempi me lo chiedo spesso e come ogni artista assorbo e esprimo quello che sento, dissento, provo. Dall’architettura e lo studio dei luoghi nascono le mie testimonianze, tanti piccoli pezzi /ritagli di spaccati di vita che compongono le mie opere”. 

Nel 2013 Pooran Harati Poor ha lasciato il proprio paese per continuare gli studi e ha pure conseguito la laurea all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino con la tesi sullo studio dell’arte nel XVII secolo in Iran, in particolare sull’arte armena. 

Recentemente ha anche esposto a Villa Manin con una collettiva “Friuli, culla del mito di Giulietta e Romeo” la cui seconda tappa è stata inaugurata a Lignano sabato 31 agosto. E da dicembre 2018 espone a Vittorio Veneto anche nella sua Galleria e studio, in via Garibaldi.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Pooran Harati Poor  Vittorio Veneto).
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